Dimenticatevi l'idea di vedere il curatore della Michelin Italia, la guida ai ristoranti d'Italia più temuta e criticata, che discetta di materia prima e chef talentuosi in una serata di importante mondanità.
Dimenticatevi le interviste e le foto che hanno ritratto il volto del numero uno della “rossa”. Con l'arrivo di Sergio Lovrinovich alla Michelin Italia cambia tutto. Se Fausto Arrighi che per quasi un decennio guidando la Michelin si è concesso a fotografi e giornalisti, il suo successore, 37 anni e un cursus honorum di tutto rispetto nell'hotellerie italiana e nel mondo del food e beverage, cambia decisamente il passo. Niente più presentazioni pubbliche, niente più foto, niente soprattutto social network. Nell'era di Facebook, Twitter, Instagram e diavolerie del genere che fanno molta attualità e molta modernità, Lovrinovich non ci sarà. O almeno ci proverà perchè ormai sparire nel senso buono dal circo mediatico non è facile neanche per chi vuole sfuggirne soprattutto se di mestiere fai il curatore della guida ai ristoranti più famosa e a mangiare nei posti ci devi pur andare.
Si dice che Lovriinovich con questa scelta si allinei un po' ai dettami di Parigi e alla filosofia della Michelin che di riservatezza e sobrietà ne ha fatto sempre un capisaldo. Non che qualcuno abbia mai detto qualcosa ad Arrighi che, soprattutto negli ultimi anni, è finito sul palcoscenico tante volte. Tuttavia ci sarà un cambio di passo. E così chi conosce già Lovrinovich perchè lo ha incontrato in passato ha un vantaggio, chi ne possiede una foto avrà un piccolo scoop nelle mani da far uscire nel momento più opportuno. E magari c'è già chi sommergerà la rete di immagini tanto perfareun dispetto. E va bene perchè anche così si alimenta un mito come quello della “rossa”. Loro almeno ci provano. Vedremo però che succederà alla prossima presentazione. Se sarà affidata a Lovrinovich oppure se quest'ultimo deciderà di restare dietro le quinte. Certo è che la tutela dei francesi, come abbiamo scritto nei giorni scorsi, non c'è. La Michelin si è premurata a precisare che Lovrinovich ha un mandato pieno e la fiducia è totale. Così come Thierry Perrot non segue solo la Spagna ma tutta Europa.
Cosa farà Lovrinovich? Seguirà il solco del suo predecessore o stravolgerà il parterre? I “tre stelle” resteranno sette in Italia o ci sarà qualche modifica? I più informati dicono che non ci saranno stravolgimenti ma che tuttavia qualche regione, una del Nord e una del Sud in particolare, potrebbero avere maggiori scossoni. Voci. Certo è che gli ispettori sono al lavoro e proprio in questi giorni si cominciano a tirare le somme. E a novembre ci saranno i verdetti.
F. C.
L'elenco degli stellati 2013