Un tappo di sughero a vite.
Approda a questo nuovo modello la ricerca, che in questo caso non si ferma mai, sulla chiusura della bottiglia che tanto fa tribolare produttori e commercianti di vino. Si chiama Helix ed è stato lanciato oggi al Vinexpo, la biennale del vino in scena in questi giorni a Bordeaux. Il prodotto è firmato Amorim, una delle più grandi aziende produttrici di tappi di sughero al mondo. A quanto pare il sistema del “twitst” consentirebbe, a detta del team di sviluppatori del prodotto, la migliore conservazione del vino possibile. Il progetto, che ha avuto la durata di quattro anni, è stato condotto insieme a O-I, azienda produttrice di bottiglie di vetro che ha basi in 21 Paesi e ha studiato il collo adatto a questo tipo di tappo. Una coppia di oggetti che si propone come garante della qualità del vino.
E' stata testata dai consumatori in Cina, Inghilterra, Stati Uniti e Fancia che avrebbero apprezzato la sua capacità di aderenza e di preservare il vino durante l'invecchiamento. Il successo, questo tappo a vite, lo deve anche alla facilità di apertura e di chiusura, aspetto fondamentale per le modalità e le occasioni di consumo del vino di oggi, e che vede sempre più giovani tra i suoi wine lover. Il tappo è poi anche sostenibile. Frutto di un protocollo di attenzione all'ambiente condiviso da entrambe le aziende. Il vetro proposto dalla O-I è totalmente ottenuto dal riciclo, e la corteccia di quercia utilizzata per il tappo proviene da una raccolta a mano e da un processo che riduce al minimo scarti ed emissioni nocive.