Se altri prodotti in questo periodo di crollo della spesa soffrono, il tonno tiene con 141mila tonnellate consumate.
Il dato lo fornisce l'Associazione Nazionale Conservieri Ittici e sono riferiti al 2012. Alla scatoletta di tonno non si rinuncia.
Le buone performance sul mercato sarebbero dovute al rapporto qualità/prezzo. L'industria del tonno rimane vitale e si conferma comparto strategico per l'alimentare italiano. Il valore del settore del tonno in scatola nel 2012 è stato di 1,1 miliardi di euro. Laproduzione si è attestata a 66.500 tonnellate, mentre il consumo da parte degli italianiha toccato quota 141.000 tonnellate (stabile rispetto al 2011)pari a circa 2,3 kg pro capite.
Nello stesso arco di tempo le esportazioni hanno raggiunto quota 17.945 tonnellate (+20%), confermando un crescente interesse per il nostro prodotto all’estero, mentrele importazioni si sono attestate 85.259 tonnellate (-2,6%).Dati che confermano l’Italia come uno dei più importanti mercati al mondo per il consumo di questo alimento e come secondo produttore europeo, dopo la Spagna.
Il tonno in scatola risulta essere l’alimento preferito (22%), seguito dal pesce surgelato confezionato (16,4%) dal congelato sfuso (6%) e dal salato, essiccato e affumicato (4,3%).
C.d.G.