Oltreoceano si pensa a rinfrescare il vigneto Napa Valley.
Nei prossimi cinque, sei anni si arriverà a rinnovare il 15% della superficie totale. Lo ha annunciato la Napa Valley Grapegrowers. Ci sarebbe “il tutto esaurito” nei vivai. Si è registrato un exploit di vendite di barbatelle, tanto che non c'è ne sarebbero più fino al 2015. Ma questi non verranno piantati per nuovi ettari, saranno destinati al rinnovo. Già alla fine anni '80 molti vigneti erano stati reimpiantanti a causa della fillossera, e anche successivamente i viticoltori hanno dovuto ricorrere a barbatelle dopo che un portainnesto tra i più diffusi e fornito dall'Università della California non si era mostrato resistente all'attacco della fillossera. Inoltre un altro virus minaccia le uve rosse causando l'abbassamento dei livelli di zucchero. E l'aumento delle richieste ai vivai è schizzata in alto anche per tale motivo. Ma questa necessità potrebbe essere l’occasione per puntare alla valorizzazione dei terroir. Intanto i produttori reduci da un raccolto abbondante nel 2012, negli States l’annata si è tradotta in un aumento della produzione del 55% poco meno di 183tonnellate, hanno deciso di limitare parte delle vendite per un certo periodo. Ad oggi la varietà a bacca bianca più piantata è lo Chardonnay. Domina tra le rosse il Cabernet Sauvignon, e c’è una diminuzione di Pinot Noir. Comincia a diffondersi anche il Nero d’Avola anche se si tratta, in proporzione, di una piccola percentuale, scommessa di piccoli produttori.