Nocellara del Belice.
Spadafora è una nobile famiglia siciliana di cui le prime tracce certificate risalgono al 1230. Nei secoli il Casato ha avuto il predominio su cinque principati, un ducato, due marchesati, una contea e venticinque baronie. Alcuni dei componenti della famiglia hanno occupato cariche di primo piano nel Regno di Sicilia e in alcuni Stati Europei. Non potendo raccontarvi otto secoli di storia, saltiamo quasi ai giorni nostri e arriviamo a don Pietro dei Principi di Spadafora, fondatore dell’azienda, a cui succede nel 1988 il figlio Francesco che la riprende, la rende moderna e redditizia perchè capisce che diventa obbligatorio, se si vuole sopravvivere, trasformare e confezionare i prodotti. Se desiderate saperne di più cliccate QUI.
Sono 180 ettari in contrada Virzì in agro di Monreale, ma vicino a Camporeale, 95 di vigneti e 20 di uliveti. Questi ultimi sono a macchia di leopardo in mezzo alle vigne, originariamente di sola Biancolilla in esemplari più che secolari e dal ’90 tre ettari nuovi di Nocellara del Belice. Francesco decide di non fare alcun trattamento anche perchè gli alberi non sono attaccati dai parassiti, solamente la potatura annuale, niente impianto irriguo.
La Nocellara del Belice è una delle cultivar che hanno contribuito al successo dell'olio siciliano fuori dall'isola, costituisce la varietà più diffusa nella Sicilia occidentale e predominante nel trapanese specialmente nei comuni di Castelvetrano, Campobello di Mazara e Partanna nei quali diventa la prima DOP come oliva da mensa, perchè il volume, la carnosità e il gusto ne fanno anche una specialità da mangiare. Poichè produce anche un ottimo olio la vediamo come prima attrice nelle tre DOP olearie: Val di Mazara, Valli Trapanesi e Valle del Belice, quest'ultima nata nel 2004. Ha drupa grossa, quasi sferica, l'olio ha spesso fruttato intenso e un profilo sensoriale amaro e piccante con assenza del dolce.
Per l’Olio di Spadafora la raccolta delle olive avviene appena invaiate, a mano, e in giornata portate nel vicino frantoio Gallo dove sono molite con frangitore a coltelli e l’olio separato senza aggiunta di acqua per mantenere al meglio le qualità organolettiche e i polifenoli. Riportato in azienda decanta sotto azoto per poi rifarsi un’altra breve passeggiata per essere imbottigliato. E’ un olio che avrebbe tutte le caratteristiche per diventare biologico qualora fosse certificato.
Al naso è molto profumato con vivaci sentori di carciofo verde, di erba fresca, poco pomodoro e poca mandorla, equilibrato, interessante. Al palato entra appena dolce per poi sviluppare un gusto di carciofo verde, di oliva, con un amaro non intenso ed un piccante che conclude. Un ottimo Nocellara.
Lo abbiniamo a piatti di vario genere. Noi l’abbiamo apprezzato con pasta e lenticchie siciliane, polpette di manzo con pomodoro, insalata di valeriana e rughetta. Sono 4.000 bottiglie che principalmente vanno all’estero per accompagnare i vini dell’azienda e se lo trovate allo scaffale lo pagate 15 euro.
Azienda Agricola Spadafora |
Recensioni Rubrica a cura di Salvo Giusino |