Un’esplosione record, una crescita esponenziale e soprattutto un aumento della qualità.
Salvatore La Lumia, presidente del Movimento Turismo del vino Sicilia, racconta così la crescita del Movimento e della manifestazione Cantine Aperte. Nel 2010 le cantine iscritte erano una trentina, oggi sono 54. Prima ad aderire a Cantine Aperte erano una quindicina di aziende, oggi sono trentuno. Un risultato frutto di un’opera capillare sul territorio fatta per coinvolgere i produttori, gli artigiani, chi si occupa di incoming.
“Abbiamo lavorato tantissimo per intercettare un certo tipo di pubblico che fosse interessato all’evento racconta La Lumia -. Oggi chi fa il giro delle cantine è realmente incuriosito dal vino, dal territorio e dai suoi prodotti. Siamo riusciti a creare un evento glamour interagendo con le aziende e la degustazione del vino è diventata anche un momento di conoscenza, con i produttori che spiegano ai visitatori le caratteristiche di quello che stanno bevendo e come degustarlo. Per le piccole aziende è diventata un’occasione per farsi conoscere, così come per l’artigianato locale”.
Cantine Aperte, infatti, non è solo vino, ma anche prodotti agroalimentari del territorio e artigianato, in una logica di scambio e interazione che si sta rivelando vincente. E quest’anno c’è spazio anche per la solidarietà. “Il Movimento turismo del vino nazionale ha scelto un tema per questa edizione, quello dell’amicizia, che noi abbiamo inteso come solidarietà – dice La Lumia – e in due cantine dell’Etna, Russo e Don Saro, ci sarà spazio rispettivamente per una raccolta fondi da devolvere ad un centro che si occupa del maltrattamento alle donne e per la famiglia del carabiniere ferito a Roma davanti a Palazzo Chigi”.
“Lo scopo di trasmettere un messaggio di competenza e professionalità è stato raggiunto – conclude La Lumia – . Ora il nostro obiettivo diventa quello di trasferire questo messaggio all’estero per intercettare flussi di turisti stranieri ai quali far conoscere e apprezzare i nostri prodotti”.
Clara Minissale