Con 26,88 milioni di euro e 8,2 milioni di litri l'Italia batte la Francia.
Succede in Russia. Il sorpasso lo comunica l'Istituto Grandi Marchi. Un primato importantissimo per il Made in Italy nel nuovo mercato che sta offrendo sbocchi alle aziende italiane, tra i più promettenti del prossimo futuro insieme alla Cina.
Nel bimestre gennaio-febbraio 2013 il vino italiano è raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2012 passando da 14,82 milioni di euro a 26,88 milioni di euro, con una quantità salita da 4,5 a 8,2 milioni di litri. Nello stesso bimestre di riferimento del 2013, la Francia ha sostanzialmente mantenuto le posizioni del 2012 con un valore di 21,55 milioni di euro e 72,94 milioni di ettolitri (dati Wine monitor).
“In Russia si beve sempre più vino italiano – ha detto il presidente dell’Istituto Grandi Marchi, Piero Antinori, nel presentare il tour Russia in partenza il 23 maggio – Accanto alle due grandi città di riferimento, Mosca e San Pietroburgo, dove in questi anni abbiamo lavorato molto per promuovere il meglio dell’enologia tricolore, ora puntiamo anche sulle realtà più promettenti come Sochi, la perla nera del Mar Nero che nei mesi estivi catalizza più di 40milioni di visitatori. La consideriamo una tappa interessante per allacciare relazioni commerciali con i distributori e i ristoratori locali anche in vista delle prossime olimpiadi invernali”.
L'istituo Grandi Marchi ha registrato, nel 2011, un fatturato complessivo di 500milioni di euro di cui oltre il 60% realizzati all’estero. E continua la corsa per presidiare i mercati strategici e conquistare nuove tappe. Come Sochi, la new entry nelle piazze di riferimento per i brand associati all'Istituto. La capitale balneare della Russia fa 4 milioni di visitatori da maggio a settembre dove approderà l'Istituto il 23 maggio. Partirà da lì il tour di promozione e internazionalizzazione nel Paese. In tutto quattro le città che si toccheranno: oltre Sochi, Krasnaya Poliyana il 24, Mosca il 28 e San Pietroburgo il 30 maggio.
“L’Istituto Grandi Marchi – conclude Antinori – è attento a cogliere i movimenti del mercato e punta anche su quelle realtà emergenti e vitali dove il vino italiano è sempre più conosciuto e apprezzato”.