Alder Yarrow, blogger Usa, autore di vinography.com, racconta in uno dei suoi articoli l’incontro con il produttore belga Frank Cornelissen avvenuto durante il press tour organizzato da Cronache di Gusto.
L’articolo inizia con un ritratto caratteriale di Cornelissen, con dovizia di particolari e tono ironico e garbato, utilizzando metafore divertenti come quando scrive: “Guardando il viso di Cornelissen si può notare come l’intensità dei pensieri lo attraversano come le nuvole proiettano le loro ombre sulla terra e ogni senso iperbolico che si possa trovare in ogni sua dichiarazione viene oscurato da una passione sincera (…)”. Entrando nel vivo del personaggio, racconta della gioia di Frank, mentre mostra orgoglioso l’area dove sorgerà la nuova cantina che lui stesso dice: “Non sarà grande abbastanza. La terza sarà quella giusta (…)”. Yarrow mette in evidenza la passione dell’uomo Frank, tratto distintivo della sua personalità che poi si trasferisce nel suo modo di fare vino per nulla convenzionale.
Nell’intervista Cornelissen dichiara di avere una mission ben precisa, riuscire a fare un grande vino: (…)”Ho 51 anni. Penso che potrò fare altre 25 vendemmie – dice con la fronte corrugata e la mascella protesa – Devo focalizzare il mio obiettivo e concentrarmi. Non posso perdere altro tempo. Ogni dieci anni in questo territorio si ottiene una grande annata, e non posso mandare tutto all’aria. Voglio riuscire a fare, se è possibile, il più grande vino sulla terra. È questa la mia ricerca e su di essa mi devo concentrare”. Il produttore belga svela a Yarrow dunque un piano ben preciso: “Ho un piano per le prossime due generazioni (…). Avremo più problemi come fillossera e le altre malattie, quindi sto lavorando per cercare di riprodurre vitigni che con un sistema di allevamento di uve che possa essere resistente ad alcune di queste minacce (…).
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Maria Antonietta Pioppo