Marsala DOC Superiore Riserva Semisecco Ambra.
Una denominazione lunghissima inserita nella prima DOC italiana, quella del Marsala, che purtroppo non si è saputa rinnovare fino in fondo ed adattare ai tempi che richiedono per una DOC grande qualità e facilità di identificazione da parte del consumatore. Invece col Marsala si va ancora dal Fine, detto confidenzialmente “da cucina” che si può trovare a pochi euro, ai Superiore Riserva che sono dei veri nettari enologici.
Nessun giornale enogastronomico ha dedicato tanti articoli e tante qualificate opinioni al Marsala quanto Cronachedigusto. Sono ben 37 nel solo anno 2010 che vi invitiamo a consultare, almeno qualcuno, in QUESTA RUBRICA. Sono indice dell'importanza storica, economica ed edonistica di questo vino che tanto affascinò gli inglesi, che in fatto di vini e liquori qualcosa ne capiscono.
Comunque, visto che dobbiamo pure farvi leggere qualche cosa, vi riassumiamo brevemente il mondo del Marsala che, con le ultime modifiche del 2011 al disciplinare originario del 1969, in base alle sue caratteristiche si suddivide in Fine, Superiore, Superiore Riserva, con invecchiamenti rispettivamente almeno di 1, 2, 4 anni, Vergine o Soleras almeno 5 anni, Vergine Riserva o Stravecchio almeno 10 anni. In base al contenuto zuccherino si suddivide in Secco, Semi Secco e Dolce e per il colore in Oro, Ambra e Rubino. Il Marsala è un vino liquoroso quindi vi si aggiunge alcol da vino e mosto che può essere cotto o in mistella cioè un blend di mosto d'uva tardiva e mosto concentrato, mentre per il Vergine si aggiunge solo l'alcol vinico.
Il nome Florio è nel mondo del vino quanto di più storico e più rappresentativo ci possa essere e vi rimandiamo QUI per un poco di storia. Oggi fa parte del gruppo Duca di Salaparuta amministrato da Augusto Reina e di proprietà dell'ILVA.
Il personaggio più popolare e affascinante della famiglia Florio è senza dubbio Franca Jacona di San Giuliano moglie di Ignazio, più conosciuta come Donna Franca, la regina dei salotti dell'Italia intera, quella che ospitava nelle sue lussuose residenze i regnanti e i potenti di tutto il mondo. A chi pertanto poteva essere dedicata l'etichetta più prestigiosa dei Marsala Florio, che nel totale raggiungono 2.800.000 bottiglie, se non a Donna Franca?
Donna Franca, il Marsala, nasce da uve di Grillo particolarmente selezionate nei vigneti pianeggianti ed assolati nel territorio di Petrosino. Le viti sono ad alberello cosidetto marsalese caratterizzato da una maggiore vigoria e dimensione e le uve sono raccolte più che mature per avere un alto tenore di zuccheri con inizio a settembre inoltrato.
Le uve pigiate macerano per 12 ore con le bucce e dopo una pressatura energica per estrarne i contenuti pregiati fermentano lentamente a temperature tra 18 e 20 gradi. Dopo la malolattica e l'aggiunta di alcol vinico e mistella il Marsala va in legni di rovere di varie dimensioni dove matura per almeno 15 anni. La miscela finale che ha un grado alcolico di 19° viene assemblata da varie botti e diverse annate arrivando a comprendere vini invecchiati anche 20 anni. Si ottengono così dall'abile mano degli enologi guidati da Francesco Miceli e Giuseppe Spagnuolo sole 5.000 bottiglie in vetro trasparente per fare esaltare il colore caldo ed ambrato del vino. E visto che 20 anni potrebbero sembrare pochi il Donna Franca fa un ulteriore effinamento in bottiglia per almeno 6 mesi.
Nel piccolo calice ha un bel colore topazio ambrato. Al naso inebria con sentori caldi ed affascinanti dove si innalza la frutta matura e sciroppata, arriva l'arancia candita, il miele, la mandorla, il cioccolato ed un'ombra di vaniglia. Grande equilibrio olfattivo arricchito da note speziate. Al palato penetra denso, caldo ed avvolgente con perfetta armonia tra il dolce e il secco e addirittura con un tocco di acidità che gli conferisce un'inaspettata freschezza. Al retrogusto si riavvertono le noti dolci e speziate, questa volta accompagnate da tabacco e da una evidente mandorla amara, che permangono lungamente e con rotonda piacevolezza. Insommma un gran bel Marsala che nella sua azzeccata tipologia di semi secco riesce a mettere d'accordo un po' tutti. In enoteca si acquista al prezzo di 28 euro che se pensiamo al lungo lavoro e al costoso immobilizzo in cantina non sono esagerate ma addirittura ben spese.
Da abbinare a formaggi di lunga stagionatura, a carciofi bolliti, a dolci specialmente alla mandorla, a cioccolato di qualità e per il suo stupefacente equilibrio è da gustare nel dopo cena al posto di un distillato.
Cantine Florio |
Recensioni Rubrica a cura di Salvo Giusino |