Il Vinitaly cresce ancora.
Ecco i numeri di questa edizione che vedono il salone affermarsi come piazza di incontri BtoB aperta ai mercati esteri. Ha registrato il sei per cento in più di presenze, in tutto 148 mila di cui 53mila estere. Hanno affollato i padiglioni, nella quattro giorni di Veronafiere ,operatori e buyer provenienti da 60 Paesi. L'attenzione rivolta all'internazionalizzazione dall'Ente Fiera, attraverso Vinitaly International e l’accordo con Ice, ha premiato tale scelta con un incremento di partecipazione dei wine business man del 10%. Ma il traguardo non è solo stato raggiunto dal punto di vista numerico delle presenze, il Vinitaly ha riaffermato la sua originaria vocazione di piazza per incontri BtoB e molti di questi sono andati a buon fine. Ordini e contratti sono stati stipulati come confermano i produttori a conclusione del salone.
“Il dato in crescita del 10% sugli esteri rispetto al 2012 – evidenzia Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere – è accompagnato dalla grande qualità dei visitatori. Si tratta sempre più di operatori specializzati, di buyer esteri provenienti dai mercati tradizionali, ma anche dai Paesi emergenti, sempre più interessati al vino italiano quali Cina e Russia”. In aumento anche le presenze di giornalisti che salgono a 2.643 da 47 Paesi, contro le 2.494 da 42 nazioni del 2012.
Missione compiuta quindi, grande successo per la formula che ha riportato ottimismo e entusiasmo tra gli oltre quattromila e duecento produttori partecipanti. E già si pensa all’edizione 2014, in programma dal 6 al 9 aprile, che vedrà l’esordio di VinitalyBio, il nuovo salone dedicato ai vini certificati biologici organizzato in partnership con FederBio.