Anche loro tirano la cinghia in questi ultimi tempi ma sulla qualità continuano ad investire e ai vini destinano una parte cospicua del budget per gli approvvigionamenti.
Per i grandi ristoratori italiani la cantina rappresenta quasi il 20% della spesa complessiva. Al pari del pesce, il 20,9%, e di carne e salumi, voce di spesa attualmente rimasta al 20,7%. L’ammontare complessivo degli acquisti nella ristorazione di alta qualità in un anno è stato di 7 miliardi di euro. Sono i dati rilasciati dalla Federazione italiana pubblici esercizi, ottenuti dalla ricerca condotta in collaborazione con Ismea su un campione di ristoranti stellati e che porta come titolo “L’approvvigionamento delle materie prime nella ristorazione di qualità”. Verranno presentati e commentati al Vinitaly nel corso della tavola rotonda “Gli acquisti nella ristorazione di qualità”, in programma lunedì 8 aprile alle 14,30 al Padiglione Agrifood – International meeting Point. Un osservatorio che interessa la filiera dell’agroalimentare italiano, che vede in questo canale uno dei più importanti sbocchi per i prodotti a denominazione e del territorio.
Il convegno sarà presieduto da Giancarlo Deidda, Vice Presidente Fipe e Presidente Comitato Italiano Ristorazione. Questi i temi del dibattito:
Analisi degli acquisti di prodotti alimentari nella ristorazione di qualità
Luciano Sbraga, ufficio studi Fipe
Cosa cerca il ristorante di qualità
Lucio Pompili, Ristorante Symposium Quattro Stagioni (Cartoceto – Pu)
Antonio Santini, Ristorante dal Pescatore (Canneto sull’Oglio – Mn)
Come migliorare le relazioni tra produzione e ristorazione
Fabio Del Bravo, Ismea
Quale mercato per i prodotti di qualità?
Laura Turri, Olio DopGarda – Cavaion Veronese (Vr)
Il distributore e la ristorazione di qualità: specializzazione/assortimento, locale/globale
Roberto Melloni, Selecta
Il ruolo della ristorazione di qualità a supporto delle produzioni locali
Carlo Hausmann, Azienda Romana Mercati