Monica 85%, Carignano 10%, Bovale 5%.
La natura coadiuvata con delicatezza dalla mano dell'uomo ha nel tempo selezionato zona per zona le piante che meglio potevano dare i loro frutti. Sono così nate le autoctone, piante che si identificano col territorio, che riescono ad ottimizzarne il nutrimento ed esprimerne le qualità.
La vite non si sottrae a questo principio per cui ogni comprensorio ha le proprie autoctone, quelle che lì sono nate o che da tanto tempo vi si sono stabilizzate. Ma nell'agricoltura si cerca sempre il miglior risultato o quello che si pensa possa essere l'ottimo, specialmente dal punto di vista economico. Pertanto accanto ai vitigni autoctoni e purtroppo spesso al loro posto sono stati impiantati i cosiddetti internazionali ed è veramente difficile trovare un'azienda di grandi dimensioni che si sottragga a questa consuetudine.
Una di sicuro c'è e si trova in Sardegna, ad una ventina di km a nord di Cagliari, precisamente a Serdiana, terra di ulivi e di viti dove agli inizi del '900 Antonio Argiolas cominciò ad impiantare vitigni della regione e ad aumentare la sua proprietà producendo vini di qualità. Oggi Argiolas è una SpA guidata dal figlio Franco, collaborato dalle figlie Valentina che si occupa del marketing e Francesca che affianca in cantina l'enologo Mariano Murru; gli ettari sono nel frattempo 300, ma è rimasto lo stesso concetto: solo autoctoni. Infatti troviamo Vermentino, Cannonau, Monica, Ovale, Carignano, Malvasie, Bovale, Nasco, Moscato. Con circa 2,5 milioni di bottiglie si dimostra che se si producono buoni vini non c'è bisogno degli internazionali per avere successo, anzi. Tutta la produzione praticamente è piazzata nei canali HoReCa.
Recensiamo l'Iselis 2010, un rosso da ben 14,5 gradi alcolici, il cui nome è di pura fantasia. E' fatto principalmente di Monica, un vitigno proprio della Sardegna la cui origine risale all'XI secolo che si pensa proveniente dalla Spagna anche se in Spagna non c'è. Di sicuro l'hanno diffuso i monaci Camaldolesi, da cui il nome deriva. Costituisce le DOC Monica di Cagliari, al 100% e Monica di Sardegna all'85%.
L'Iselis è un IGT e fa parte dei top aziendali. Vendemmiato a fine settembre da vigne a circa 250 metri, macera a temperatura controllata di 28° per circa 12 giorni. Dopo la fermentazione malolattica in recipienti vetrificati affina in barriques per un anno a cui segue una stasi in 80.000 bottiglie per 6 mesi.
Il colore è rosso granato impenetrabile, austero e così si rivela al primo naso dove l'immediata sensazione è di pepe nero, di spezie. Ossigenandolo sono evidenti i toni caldi e se segnassimo i valori olfattivi in un grafico a ruota otterremmo un cerchio perfetto; raramente si trova un vino così equilibrato ed armonico. Troviamo liquirizia, amarena, mirtillo nero, cassis in un insieme di grande complessità e di classe. In bocca stranamente entra fresco per una vivace acidità, ma immediatamente si trasforma per tornare austero, con tannini lievissimi ma presenti, una calda alcolicità, un corpo molto denso, una eccellente armonia, un retrogusto potente e lungo in cui risalgono i frutti rossi che si espandono in quantità.
Un grande vino insomma che può abbinarsi ad una vasta scelta di piatti, dai sughi alle carni rosse, ai formaggi di media stagionatura. Si può godere anche in salotto, a solo, per apprezzarlo nella sua interezza. Suggeriamo tutt'e due le utilizzazioni anche perchè il prezzo è di 15 euro.
N.B. Una diffusa pubblicazione sui vitigni dice del Monica: “Dà vini mediocri da bere giovani”. Meno male.
Argiolas
Via Roma, 28/30
09040 Serdiana (CA)
tel. +39 070 740606
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