Chardonnay in purezza.
Nel mondo i marchi italiani più conosciuti ed apprezzati nel settore automobilistico e in quello degli spumanti, se non addirittura in assoluto, sono soggetti ad una strana omonimia: entrambi si chiamano Ferrari, pur non avendo niente in comune. Sicuramente avrete indovinato che parleremo solamente di quello che tratta di entità eteree, di aria, insomma di bollicine e non di rombanti motori e di sgommate furiose.
Il mito Ferrari nasce nel 1902 quando Giulio Ferrari, enologo che si è fatto le ossa in Francia, decide di realizzare col metodo classico spumanti che potessero stare alla pari con i blasonati Champagne. Erano poche bottiglie di eccellenza ma dal costo da gioielliere. Nel 1952 Bruno Lunelli, che a Trento possedeva la più nota enoteca, rileva l'azienda di cui intelligentemente ne mantiene il marchio e convince Giulio a continuare la sua opera di grande enologo.
Oggi la famiglia Lunelli è alla terza generazione in quanto dal 2005 l'azienda è nelle mani di Matteo, presidente, coadiuvato da Marcello, l'enologo, da Camilla, responsabile marketing e dalla new entry Alessandro. Ferrari è la prima casa spumantistica con 5.000.000 di bottiglie che rispondono ai disciplinari della TRENTODOC quindi solo con metodo classico, quello che produce i migliori per profumi, complessità, longevità. Ricordo che già molti anni fa una pubblicazione di una nota associazione di consumatori giudicava lo spumante Ferrari superiore a tante conosciute e blasonate marche di Champagne. Lunelli possiede 120 ettari in Trentino ma con uno squadrone di 8 enologi e 4 agronomi segue ed acquista altre uve trentine. Dagli anni 80 agli spumanti affianca vini fermi col marchio Azienda Lunelli, l'acqua minerale di Surgiva, le grappe di Segnana, i vini toscani di Tenuta Podernovo e quelli umbri di Tenuta Castelbuono.
Di spumanti sono 11 etichette che vanno dal più classico Brut al Giulio Ferrari, il cru aziendale che si evolve sui lieviti per 10 anni, apprezzati nel mondo in oltre 50 paesi e spesso protagonisti dei brindisi e degli eventi più importanti e popolari d'Italia e anche mondiali se con spumante Ferrari si è festeggiato anche nella notte degli Oscar. Noi degustiamo il Riserva Lunelli, un blanc de blanc che costituisce il top della gamma diciamo normale di cui l'ultima annata in commercio è la 2004 in quanto l'affinamento delle 35.000 bottiglie dura 7 anni. E' un millesimato ricavato da sole uve di Chardonnay della tenuta di Villa Margon, a pochi km a sud di Trento, dove tra l'altro insiste la sede di rappresentanza, con ristorante gourmet, che si estende attorno ad un nucleo cinquecentesco carico di storia. E' l'ultimo prodotto, nato nel 2002 che coincide col centenario dell'azienda e con i 50 anni della proprietà.
La cantina col Riserva Lunelli ha voluto ricreare uno spumante come veniva vinificato alle origini del marchio. Infatti da una foto storica hanno visto che la fermentazione e un primo affinamento del vino base avveniva in grandi botti di rovere austriaco. Pertanto le uve di Chardonnay, irrorate dal sole del mattino in vigne tra i 350 e i 500 metri, sono vendemmiate nella prima metà di settembre, pressate dolcemente fermentano con lieviti selezionati in botti da 40 hl dove dopo l'illimpidimento riposano fino a maggio quando aggiunta la liqueur de tirage vanno in bottiglia per almeno 7 anni. Segue la sboccatura e l'aggiunta della liqueur d'expedition con pochi zuccheri in quanto lo scopo è di creare un extra brut, proprio per distinguerlo dalle altre etichette.
Versato nel flut, dopo una ricca schiuma si rivela di un colore giallo paglierino brillante e con perlage veramente fine e persistente. Al naso manifesta affascinanti note pulite, speziate e minerali, di poco lievito che accompagnano un fruttato di mela, di rosmarino e specialmente di agrumi. Ma è in bocca che veramente esplode con le sue qualità: è asciutto, di avvolgente equilibrio ed intenso corpo, di buona sapidità, di lunga permanenza, di assoluta perfezione, con una carbonatica di una finezza microscopica ed elegante. Un formidabile concorrente dei migliori champagne. Ha solo un difetto: è così buono che rischiate di berne tanto, nonostante i 12,5 gradi alcolici.
Si abbina praticamente a tutto ma si può gustare e apprezzare a solo, da aperitivo fin anche da digestivo. L'importante è che lo teniate lontano dai dolci, specialmente da una torta mariage o di compleanno. Il costo 45 euro.
Cantine Ferrari |
Recensioni Rubrica a cura di Salvo Giusino |