Dolce di Rossano in prevalenza.
Siamo in Calabria, dove già parecchi secoli avanti Cristo i Bruzi avevano contatti e dispute con i Greci. E dalla Grecia era arrivata la pianta simbolo della mediterraneità: l'ulivo. Quindi la Calabria è antica culla di questa pianta meravigliosa e generosa. Anche oggi i Calabri sono ottimi produttori di olio, hanno abbandonato gli antichi e storici metodi di estrazione e si sono rivolti a moderni macchinari che estraggono l'oro verde a freddo mantenendone le caratteristiche di eccellenza.
Tra questi agricoltori, la famiglia Greco da generazioni si dedica alla produzione di olio e di vino nella zona a nord ed all'interno dell'area della DOC Cirò. Oggi “i Greco” sono sette fratelli che possiedono circa 1.500 ettari di cui 1.250 ad uliveto da cui ricavano 3.000 q di extravergine di qualità. Il cuore dell'azienda è in contrada Guardapiedi del comune di Cariati in provincia di Cosenza dove da un antico baglio sono stati ricavati l'oleificio e la cantina. Data la dimensione dell'azienda possono permettersi un laboratorio e personale addetto ai controlli di qualità a maggior garanzia del consumatore.
Il 70% degli uliveti, che si estendono anche in altri comuni vicini, sono formati da piante secolari e la stessa percentuale è data dalla cultivar Dolce di Rossano che stacca la Carolea, la Frantoio, la Leccino, la Coratina ed altre minori. Coltivazione biologica anche se in alcune etichette non è evidenziata e vendita in tutta Italia , in paesi europei, americani e in Giappone.
Oggi la società è amministrata da Saverio Greco, collaborato dalla sorella Filomena per il marketing e dal fratello Giancarlo per la commercializzazione. In catalogo 5 etichette e di queste solamente la DOP Bruzio si trova nella grande distribuzione.
L'olio che degustiamo riporta in etichetta “italiano iGreco” e costituisce il base aziendale con una produzione di 1.000 q. La maggior parte è di Dolce di Rossano miscelata con altre cultivar.
La varietà Dolce di Rossano è tipica della fascia ionica cosentina. L'albero è assurgente e di grande dimensione mentre la drupa è piccola. Generalmente dà oli delicati con amaro e piccante lievi. Costituisce la componente principale della DOP Bruzio Colline Joniche Presilane.
All'olfatto si avverte immediatamente l'oliva verde seguita dal carciofo, da piante officinali, da pomodoro maturo; è intenso ed elegante. Al gusto arriva una bella botta di amaro che non ti aspetti mentre il piccante non è intenso e l'oliva verde avvolge il palato piacevolmente. Questa nota amara intensa ci ha meravigliato date le caratteristiche della Rossano, ma ci è stata data la spiegazione. Nell'annata in corso l'azienda è stata costretta ad anticipare la raccolta mentre l'oliva era praticamente ancora verde in quanto le previsioni meteorologiche davano piogge molto intense e l'acqua eccessiva in prossimità del raccolto avrebbe pregiudicato la bontà e le caratteristiche dell'olio. Il lotto degustato è stato tra i primi ad essere imbottigliato per cui la carica polifenolica è ancora massima. Fra qualche mese di riposo raggiungerà il suo equilibrio migliore, praticamente come il vino.
La bottiglia da ½ litro si può trovare ad un prezzo di 7 euro. Oggi è da abbinare a piatti forti e a quelli dolci che si desiderano bilanciare, quindi ad un sugo di maiale, ad una bruschetta con pomodorino ciliegino, ad una minestra con cavolfiore.
Fattorie Greco s.r.l. |
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