Pizza e vino? Sì, grazie

Se pensando alla pizza, l'abbinamento per antonomasia è quello con la birra,  gli enoappassionati saranno felici sapere che non è sempre così e che potranno addirittura spaziare nella scelta.

È quanto ci racconta il pizzaiolo della Bufalaccia, la pizzeria di Palermo di via Dei Cosmi, dandoci alcuni spunti allettanti pizza- vino.

Il pizzaiolo in questione si chiama Angelo Prestigiacomo. Ha inziato a lavorare da  ragazzino, considerata la sua giovanissima età. Tanta voglia di fare e tanta intraprendenza. È quella che traspare dai suoi occhi che s'illuminano  mentre  racconta, quasi commosso la sua storia. “Da piccolo mi sono sempre dato da fare – dice – ho iniziato a lavorare per una pizzeria e poi un giorno per caso, arriva l'opportunità. In realtà sono sempre stato affascinato dalla lavorazione della pasta  della pizza- racconta compiaciuto- così mi sono ritrovato per un caso fortuito a dover sostituire il pizzaiolo.

All'inizio avevo un po' paura, poi invece mi sono reso conto che stavo mettendo in pratica tutto quello che avevo sempre sognato di fare”. 

Inizia dunque la sua avventura che lo porta nel mondo delle pizze  fino a diventare oggi un vero e proprio pizzaiolo. Ma non finisce qui perché oltre alla lievitazione della pizza, cosa assolutamente fondamentale- Angelo ci spiega anche com'è importante mischiare le due farine, quella di grano tenero e quella di grano duro. Quest'ultima infatti deve essere presente per il  20 %  circa. “E' tutto un lavoro di mani, ma la leggerezza della pasta, oltre che dalla lavorazione, dipende dal giusto dosaggio delle farine. In questo modo- spiega- la pizza risulta più soffice e, di conseguenza, anche più facilmente digeribile”.

Gli chiediamo se oltre ad essere un preparatore attento di pizze, gli piace anche mangiarle. E ci svela,  con aria timida,  la sua  preferenza: una semplice margherita.

Infine il nostro giovane 'pizza maker'- ci racconta, di come si diverte a lavoro come a casa, a giocare con i diversi sapori delle pizze, la maggior parte con mozzarella di Bufala Dop, e i suoi vini preferiti.

Il primo abbinamento, riguarda appunto la margherita che lui abbina a un rosato siciliano,  delicato come ad esempio quello proposto dalle Cantine Milazzo, o  ad un Cerasuolo di Vittoria di Arianna Occhipinti oppure di Planeta. Semplicità e delicatezza le parole d'ordine di questo connubio.

Pizza Margherita

A Una Bufala Calabrese,  dai sapori un po' più intensi, avente come ingredienti oltre alla base di mozzarella di Bufala Dop e  la passata di pomodori, il capocollo e i pomodori secchi, gli piace abbinare un Syrah, o, in alternativa, un blend di Merlot e Syrah, che ben accompagnano ogni morso di pizza con un sorso di vino ben strutturato ma non troppo.

Covaccino alla Caprese

Un'altra proposta  è quella che sposa il Covaccino alla Caprese,  i cui ingredienti sono mozzarella di Bufala Dop a crudo, fette di pomodoro fresco, acciughe, basilico, con un Nero d'Avola  o un  Syrah d Feudo Arancio. Si passa ancora a un altro territorio interessante dal punto di vista enologico, l'Etna,  con un prodotto: L'Etna Rosso Doc di Cottanera che ben si abbina alla pizza Bologna e bufala,  con questi ingredienti carciofi, mortadella bolognese e pistacchi. B nninomio interessante che lascia intatte le caratteristiche  del piatto, abbastanza strutturato, dando un linea di morbidezza in più alla predominanza  di qualche ingrediente.

Pizza  Bologna e bufala

L'abbinamento non si ferma solo alla Sicilia, ma passa lo stretto e arriva  in alto, all'altra punta dello stivale. Con la Candida, una delle così dette pizze speciali fatta con fior di latte, ricotta fresca, carciofi, prosciutto crudo e grana abbina un Lagrein di Kellerei Kaltern, va in abbinamento. Un rosso deciso e allo stesso tempo delicato, con il suo carattere fruttato e con un bella acidità che  ben si sposa con tutte le componenti del piatto.