In un’unica parola: Terranima.
È il ristoro pugliese che coniuga la tradizione, il recupero storico, l’aggregazione culturale e la qualità delle materie prime rigorosamente locali, caratterizzato dall’incursione della tecnologia come canale di comunicazione per raggiungere anche la clientela straniera.
Terranima, antica corte di fine ‘800 recuperata senza snaturare la sua essenza, fa rivivere luoghi della memoria: la sartoria, il barbiere ed il “sottano” i cui accessi si affacciano su quello che dal 2008 anni è un centro di enogastronomia allo stato puro e culturale, nell’adiacente caffè Batafobrle (acronimo delle storiche province pugliesi). Piero e Vanessa Conte, Georgia Colombo e lo staff (con il cuoco barese in prima linea) di Terranima mettono in scena le eccellenze pugliesi: le materie prime provenienti dall’orto biologico e dalla filiera di produttori locali. Il menu segue le stagioni ed ogni 15 giorni cambia aspetto. La carta dei vini propone le denominazioni di origine pugliesi. Protagonista del locale è l’artigianato, rappresentato dai piatti, dalle suppellettili e dalle decorazioni tradizionali che rivivono attraverso la linea di prodotti “La tavola del Conte”. Poi ci sono le relazioni, i rapporti interpersonali tra lo staff, con i fornitori ed i clienti. Il tutto all’insegna dell’esaltazione della semplicità senza dimenticare il miglioramento continuo delle ricette e la creazione di occasioni di “assaggi” culturali che portano in questa dispensa di sapori anche i saperi di scrittori, poeti e fotografi.
Un tale paniere di qualità non può che essere certificato, testimonial ne sono la clientela e le grandi pubblicazioni dello scenario enogastronomico, dal Sole 24 Ore, al Gambero Rosso, al Touring Club, alla Guida Michelin, fino Slow Food. Tra le prelibatezze enogastronomiche spiccano le “braciole della domenica”, piatto tipico immancabile nelle case dei pugliesi, e i fagottini di grano “Senatore Cappelli” con ripieno di crema di ricotta, stracciatella e tartufo bianco di Andria, conditi con scampi freschi, pomodori Regina (Presidio Slow Food) e nuvole di tartufo nero (premiato dal Sole 24 Ore).
A Terranima non ci si dimentica l’importanza dell’utilizzo del web e dei canali social come vetrina di questa realtà. Il sito internet è sempre aggiornato con gli appuntamenti del mese e la cura dei clienti viene mantenuta anche a distanza di chilometri, oltre confine. Gli stranieri appassionati della loro cucina sono tanti. Un esempio, questo, della volontà e della creatività messa al servizio delle risorse di cui la Puglia dispone , motore dell’economia e della società, che attendono solo di essere scoperte anche dai pugliesi stessi.
Lucrezia Balducci
Terranima – Ristoro Pugliese
Via Putignani, 213/215
70122 Bari
www.terranima.com