L’INTERVISTA
Il croato Aleksandar Markovic dirige lo Sheraton Catania Hotel, dopo aver vinto una borsa di studio alla Sapienza e un passato sulle navi da crociera. Ecco i suoi consigli e i suoi segreti
Manager del lusso
Aleksandar Markovic nasce a Spalato in Croazia trentasei anni fa e dal 1999 lavora per lo Sheraton Catania Hotel ricoprendo la mansione di general manager. Vince una borsa di studio alla Sapienza di Roma in economia del turismo e per questo si trasferisce in Italia nel 1993.
La sua carriera lavorativa inizia all’interno della Msc crociere all’interno dell’Achille Lauro come cruise director assistent.
Come mai la scelta di fare un’esperienza all’interno di una società di navi da crociera?
“Perché diventa un’esperienza quasi obbligatoria per chi vuole intraprendere una carriera manageriale nel turismo, carriera non dovuta ai precedenti studi, ma solo per chi si sente vocato per questo lavoro fin dentro il profondo della propria anima. Per me questo è un passaggio lavorativo che forma molto. La Msc era, ed è ancora, all’avanguardia nelle tecniche di accoglienza e ospitalità per il cliente e quindi molto di quello che so lo devo sicuramente a loro. Dopo ho maturato qualche esperienza stagionale in vari hotel della riviera romagnola per approdare infine allo Sheraton Catania Hotel che nasce nel 1983 costruito dall’architetto William Ramstein. L’idea dei proprietari è sempre stata quella di costruire un hotel con degli standard qualitativi e di sicurezza molto alti”.
Ovviamente questo comporta anche la scelta di personale qualificato, come gestite il tutto?
“La qualità nel servizio nasce sicuramente da personale qualificato che viene scelto con cura e a cui vengono fatti periodicamente dei corsi di aggiornamento”.
Lei si occupa anche della grafica dell’hotel…
“Sì, mi occupo della parte grafica, delle pubblicazioni di riviste e giornali: al giorno d’oggi l’immagine è molto importante, il cliente finale sceglie un hotel anche solo per le immagini di un sito. Non per nulla oggi nascono gli hotel design e i boutique hotel che danno un messaggio mirato all’utente finale”.
Ci parli dei personaggi famosi che hanno dormito qui da voi.
“La lista è veramente infinita passiamo da Carlo Azeglio Ciampi a Jamiroquai, dai Pooh a Ron. Dalla nazionale pallavolo ai calciatori… insomma di tutto un po’. E tutti hanno scelto lo Sheraton come ‘casa’ durante i loro viaggi in Sicilia sia lavorativi che non”.
Come mai ha deciso di restare il Sicilia?
“Qui ho trovato una mia dimensione sia lavorativa che affettiva. Chi nasce spirito irrequieto e libero come me difficilmente mette radici da qualche parte per sempre”.
Allora mi auguro di intervistarla ancora tra qualche anno. Magari in qualche altra parte del mondo.
Simona Cacopardo