Foto archivio Museo del Gelato
In Emilia è stato inaugurato il primo museo del gelato al mondo.
Tutta la storia del gelato racchiusa in 450 mq, dagli albori preistorici alle ultime tendenze che l’hanno visto diventare anche salato. Lo spazio che sicuramente farà gola agli appassionati del genere si trova all’interno del sito produttivo dell’azienda Carpigiani leader nel mondo per la produzione di gelatiere e che si trova ad Anzola, in provincia di Bologna.
Il museo è dedicato a Cosimo Ruggieri, alchimista di Caterina dé Medici ed è protagonista della sezione che racconta la nascita del mestiere di gelataio, tra il XVI e il XVIII secolo. Avrebbe infatti rivelato ai francesi come nella Firenze del xvi, in pieno rinascimento, si confezionassero i dolcetti gelati. Ma le origini del famosissimo e amatissimo monumento della gastronomia italiana vanno ancora indietro nel tempo. Grazie ai resti trovati nella grotta di Franchthi, in Grecia, si è scoperto che già gli uomini preistorici 12.000 anni prima di Cristo raffreddavano le loro bibite. O che nel 1.700 a.C., in Mesopotamia, la neve veniva mescolata al vino nei banchetti reali. I romani per filtrare le impurità del ghiaccio, usato per rinfrescare le bevande dei convivi, avevano perfino inventato uno speciale colino, il coli nivarum. Anche se la prima ricetta dell' shrb, in arabo sciroppo di zucchero, fondamentale per fare il sorbetto, risale al XI secolo.
Bambini che mangiano il gelato, Parigi 1962
Proprioil sorbetto nel 1775 diventò perfino protagonista di un trattato di medicina: il De Sorbetti del medico napoletano Filippo Baldini che ne descriveva i benefici effetti su fisico eumore.
Il museo narra anche che l'800 segnò l'arrivo dei primi carrettini ambulanti e del ghiaccio artificiale. Un passo che aprì la strada ai successi del '900, con le prime macchine industriali, e l'invenzione di Vittorio Marchionni, che il 13 dicembre 1903 chiese il brevetto per fabbricare il cono: un'invenzione che fece conquistare al gelato le strade del mondo.
Marina V. Carrera