di Alessandro Alì
Immaginare che nel passato Milano fosse considerato uno dei porti commerciali più importanti per il nord Europa, forse oggi ci fa un po' sorridere.
Il sistema di canali studiati per unire i fiumi Adda e Ticino permetteva di creare una rete navigabile che comprendeva il Lago Maggiore, il Lago di Como, il Basso Ticino e poi il Po a garantire la via verso il mare. Purtroppo molti di questi corsi d'acqua sono stati chiusi e chiaramente la navigabilità di questi canali non ha più interesse commerciale. Resta però il fascino di un periodo d'oro per una città che ha sempre saputo guardare avanti. Passeggiare oggi nella zona dei Navigli è cosa da turisti e la sera le calme acque dei canali fanno da cornice ad una movida molto effervescente e viva. Un infinità di locali illuminano le calde sere estive, facendo diventare questo tradizionale quartiere il centro pulsante e punto di incontro veramente internazionale. Come spesso accade quando la quantità prevale è la qualità che pecca; per questo voglio segnalare invece un locale dove c'è veramente una estrema attenzione all'accoglienza e alla buona tavola.
E' Al Coniglio Bianco, un ristorante con un bel dehors, ricavato in una piccola rientranza della via, e una sala interna calda, accogliente e curata. Come spesso accade dietro un locale “vincente” c'è un uomo con la sua storia e con le sue passioni; in questo caso c'è veramente un personaggio creato apposta per fare l”Oste” di una volta. Viene dalla Sicilia, da Vittoria e si chiama Giampiero Linguanti; ha imparato in quelle terre il valore della verdura saporita e oggi guerreggia con i commercianti tutte le mattine quando va a fare lui personalmente la spesa. Da piccolo poi si spostò con la famiglia in Brianza e da qui partì per fare esperienze all'estero. E' tornato in Italia e dopo qualche anno vissuto nelle Marche eccolo a Milano perché come dice lui “chi volta le spalle a Milano volta le spalle al pane”.
Appena “sbarcato sui Navigli ha lavorato per alcuni ristoranti al fine di capire bene le esigenze di quel particolare consumatore. Poi ha trovato il suo locale e lo ha costruito pezzo pezzo con la passione di chi sa e la testardaggine di chi ha cuore. Anche per la cucina non ha cercato uno chef d'effetto, ma ha preso un ragazzo di Marsala, Giovanni Sorrentino, e con lui condivide fino in fondo il suo progetto. Il menu è ricco ed interessante e cambia continuamente in base a quello che Giampi trova al mercato. La carta dei vini è ben fornita e soddisfa anche i più attenti appassionati. Un ristorante da provare per vedere come, nonostante la folla e la pressione dei numeri, c'è ancora chi salvaguardia la vera accoglienza italiana.
Al Coniglio Bianco
Alzaia Naviglio Grande, 12
20144 Milano
Tel. 0258100910
Sabato e domenica aperti anche a pranzo
alconigliobianco@alice.it – www.alconigliobianco.it