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La curiosità

La visita dei MW in Sicilia. Una prima testimonianza

17 Maggio 2012

 
I Master of Wine tra i banchetti d’assaggio nella cantina di Valle dell’Acate

Ecco una prima testimonianza su un evento unico mai accaduto prima in Sicilia e che sta vedendo una delegazione di ventidue Master of Wine andare per cantine in un viaggio studio.

Racconta di questa esperienza Gaetana Jacono e parla a nome dei colleghi produttori. E la prima cosa che ammette è che un po’ di palpitazione c’è stata ma che questo incontro speciale con i più autorevoli esperti di vino al mondo ha caricato il territorio di entusiasmo. Nella cantina Valle dell’Acate, che si trova nella terra del Cerasuolo di Vittoria, i MW capitanati da Lynn Sheriff, presidente dell’organizzazione, vi sono approdati  dopo avere visitato l’Etna. Il tour è stato organizzato da Michele Shah Srl in collaborazione con l’Istituto Regionale Vini e Olii di Sicilia e come tappe prevede tredici cantine: Tenute di Fessina, Benanti, Cottanera, Frank Cornelissen, Gulfi, Valle dell’Acate, Feudi del Pisciotto, Feudo Montoni, Tasca d’Almerita, Donnafugata, Planeta, De Bartoli, Firriato e la cantina sperimentale G. Dalmasso gestita dall’Irvos a Marsala. 

I rappresentanti della prestigiosissima organizzazione, che conta in tutto solo 299 personalità, sono stati accolti dalla produttrice e da Francesco Ferrei in veste ufficiale di presidente del Consorzio Cerasuolo di Vittoria. Agli ospiti è stato offerto letteralmente in dono tutto il territorio, dalla terra al calice. Negli ambienti della cantina, in mezzo alle grandi botti, hanno potuto assaggiare 56 vini, etichette di Valle dell’Acate e i Caresuoli e i Frappato dei consorziati.

I Mw, come riferisce la produttrice, sono stati lasciati soli e liberi di aggirarsi tra i banchetti d’assaggio, secondo il metodo di analisi e degustazione che loro usano adottare. “Un modo per approcciarsi al vino senza costrizioni di percorsi. Preferiscono scegliere le bottiglie a caso, ritornarci più volte, nessuno schema e totale libertà di assaggiare. Accostamento ai vini sicuramente più immediato e naturale per potere capirli e comprendere quello che sta dietro”, spiega la Jacono.

Hanno voluto essere informati su tutto, continua a raccontare la produttrice, in maniera molto dettagliata dalle caratteristiche del suolo alle condizioni climatiche.


Gaetana Jacono parla con il MW Patrick Farrell dalla California

“Hanno speso un’intera mattinata così, ad attingere quanti più dati e a degustare.  Non hanno voluto pronunciarsi sulle impressioni che sta dando loro questo giro in Sicilia. Non sarebbe nel loro stile dare subito giudizi, pareri o valutazioni. Ma su una cosa si sarebbero sbottonati: sull’eleganza del Cerasuolo e del Frappato”. Cosa che ha dato non poca soddisfazione. “Finalmente viene riconosciuta la loro caratteristica. Io ci ho sempre scommesso su questi, avevano solo bisogno di euforici scommettitori, mi riempie d’orgoglio il loro apprezzamento, perché hanno compreso la loro stoffa. Insomma ho provato una sana eccitazione”, ammette.

“Grazie a questa iniziativa porteranno a casa un pezzo importante della Sicilia del vino, mi auguro che entri nel loro cuore e nella loro mente. E’ un momento importante per tutti noi produttori farci studiare da personalità del genere, e questo può solo giovare al prestigio dei nostri vini. Mi sento di ringraziare a nome di tutti i produttori Michele Shah e l’Istituto”. 

C.d.G.