Si potrebbe definire l’evoluzione chic della classica baita in alta montagna.
Un antico fienile, questo il nome del rifugio, a 2260 metri di altezza, ai piedi del Gruppo del Sella tra le Dolomiti. Fuori un paesaggio mozzafiato, dentro un ambiente rustico e rivisitato in chiave moderna. Pochi tavoli, otto in tutto con quaranta posti, ben distribuiti su due piani. Sopra, per ricreare l’atmosfera del vecchio fienile, le pareti sono state realizzate con speciali resine trasparenti e fieno. Al piano di sotto, dove un tempo c’era la stalla, è stata creata anche una cantina per i vini. Alcune delle pareti sono fatte di legnami vecchi di duecento anni recuperati qua e là da antiche strutture dismesse.
Inaugurato da due settimane, il locale si trova sulla pista Salei 14, lungo il percorso sciistico della Sellaronda (segnalato in verde su tabelle e cartine), che dal Passo Sella scende verso la località Lupo bianco. Una sosta ideale per gli sciatori più esigenti che desiderano gustare alcune prelibatezze d’alta quota. Per dare il benvenuto agli ospiti in tuta e scarponi, un Prosecco di Cartizze oppure un bicchiere di Hugo (Prosecco rosè con sciroppo di fior di sabuco e foglie di menta fresca). Seduti sulle comode panche di design così come ai tavoli in legno o vetro potrete apprezzare i piatti preparati dallo chef Fabio Calderoni con materie prime rigorosamente di questi luoghi e delle valli vicine. Come il cappuccino di polenta di Storo con crema di gorgonzola. Un tipo di polenta non raffinata, e per questo più naturale, prodotta in un piccolo centro in provincia di Trento, Storo appunto. Per rimanere in tema con il nome del luogo, tra i primi piatti anche la paglia e fieno di strigoli con salsiccia e funghi misti. Tra le pietanze consigliate, il formaggio di malga fritto su misticanza e marmellata di mirtilli fatta in casa. “Il formaggio lo acquistiamo direttamente da un piccolo caseificio della vicina Val di Fassa e la marmellata è fatta in casa da mia madre ” – dice sorridendo Alex Monteleone, 37 anni, erede di una famiglia di albergatori trapiantati in Val Gardena da tre generazioni.
“Mi occupo personalmente della scelta della materia prima dei piatti che offriamo – dice Calderoni -. Conosco bene il territorio e so quanta potenzialità c’è tra gli allevatori, gli agricoltori e i piccoli caseifici di questa valle e di quelle vicine. Ho voluto privilegiare piatti italiani piuttosto che quelli più comuni della tradizione austro-ungarica”. Tra i secondi piatti non si può perdere la tagliata di manzo alla griglia con verdure sautè e patate al rosmarino. Buonissima anche la fiorentina alla griglia accompagnata a due contorni di stagione. Particolari i cestini per il pane realizzati con corteccia d’albero. Diversi tipi di pane, bianco, nero con semi di finocchio e di segale, che potrete gustare insieme al burro aromatizzato alle erbe presentato in un barattolo in vetro. Posate e tovagliolo sono racchiusi in un fazzoletto di stoffa, così come una volta si trasportava il fieno.
Panna cotta con crema di fragole e menta
Il sabato sera, il locale propone una cena particolare a base di fonduta di carne con trasferimento degli ospiti su gatto delle nevi o motoslitta. In questo caso la prenotazione è d’obbligo. Cocktail di benvenuto, un primo piatto e a seguire la fonduta di carne e per finire dolci prelibatezze come lo yogurt in variazione di sapori della natura e l’immancabile strudel alle mele. Guten Appetit!
Laura Grimaldi
Fienile
Passo Sella (Dolomiti) – Bolzano
Tel. 339 5444759
www.rifugiosalei.it – info@rifugiosalei.it
chiuso dal 15 aprile ai primi di dicembre