Mentre frequentava le aule della Facoltà di Architettura la testa l’aveva sempre lì, ai vigneti che la sua famiglia da generazioni curava.
Alvaro Pecorari sapeva che il suo posto non era al tavolo da disegno ma a contatto con la sua terra ghiaiosa dove potere edificare vini di grande eleganza e tipicità. La strada da seguire per lui era una sola, quella che oggi ha portato la cantina Lis Neris ad essere una delle realtà vinicole più interessanti d’Italia per quanto riguarda risultati enologici ed agronomici. Sessanta ettari incastonati in una terra di confine, nel comune di San Lorenzo in provincia di Gorizia, in un altopiano in parte delimitato dalle acque del fiume Isonzo, a sud, e a nord dal confine con la Slovenia. Una gestione dei vigneti che si divide tra viti giovani e quelle storiche dell’azienda, dove ogni intervento è orientato ad esaltare sapidità e aromaticità.
Alvaro Pecorari mentre spiega il Pinot Grigio
L’impronta che Pecoraro dà ai suoi vini è frutto di una profonda conoscenza dei suoi terroir, o come lui stesso li definisce “i suoi cru”. Ne ha individuati tre: San Lorenzo dove si concentra la maggior parte delle vigne; Corona un fazzoletto di sette ettari che ha dedicato al Cabernet e Romans quindici ettari che godono della vicinanza del fiume. Ciascuno un habitat unico a sé che esalta le componenti aromatiche delle cultivar. L’intuizione di potere ottenere vini fortemente espressivi del territorio al produttore gliel’ha poi data del resto la posizione geografica della sua tenuta. Ricade nella fascia che congiunge trasversalmente la terra del Tokaji a quella del Bordeaux, si trova su una latitudine privilegiata proprio per vini aromatici, dove si esprime al meglio il potenziale terpenico delle cultivar. Poi gli influssi del mare e la tipologia del suolo, ghiaia sedimentata dallo scioglimento dei ghiacciai delle Alpi, conferisce alle etichette Lis Neris una verve originale. “Non sono vini solo aromatici – spiega, infatti, Pecorari, incontrato durante una degustazione a Palermo dei suoi Pinot Grigio e Sauvignon -. Hanno un’acidità importante, non troppo spinta ma tale da consentire loro longevità. Carattere che poco caratterizza i vini Friulani, perché qui si è sempre stati abituati a consumare vini giovani. Questo carattere invece cerco di svilupparlo”.
Prospettive di tenuta del tempo e sapidità si sono colte nelle due varianti di Pinot Grigio che produce, sia nel tradizionale che nel Gris, la selezione della cantina. Questo vitigno è la punta della cantina, ne sintetizza il progetto. Si è dimostrato diverso dagli altri Pinot, caratteristico, di forte impatto aromatico, avvolgente con note lunghe e intense, sapide e minerali, con una piacevolissima acidità. Con caratteristiche simili si presenta anche l’altra bacca bianca curata da Pecorari, il Sauvignon Blanc, di cui ne produce anche unaselezione con etichetta Picol. Entrambi i vini sono frutto di una maturazione su deposito fine in botte per undici mesi e ottenuti solo dalle vigne più vecchie e dai grappoli migliori. Lis Neris la produzione la concentra soprattutto in vigna. Qui la presenza di Pecorari è costante, vi la vora con piglio quasi maniacale, tanto da avere abbandonato il sistema analitico impiegato per monitorare il grado di maturazione adottando invece quello di un tempo, l’assaggio delle uve.
Lis Neris
Via Gavinana, 5
34070 San Lorenzo Isontino, Gorizia (ITALIA)
Tel: +39 0481.80105 – Fax: +39 0481.809592
E-Mail: lisneris@lisneris.it
Web Site: www.lisneris.it