Coesione, collaborazione e un’idea del vino che si svecchi sempre più e che superi i confini, senza barriere. A dirlo a gran voce è la new generation dell’Etna, giovani che stanno investendo sul territorio e che ci credono.
Sono stati i protagonisti, con i loro vini, della festa di Vinitaly International Academy nello spazio più internazionale della fiera, wine2digital. Un walk around tasting che ha messo insieme dieci produttori e dieci storie. Loro sono convinti: “Lo scambio e l’incontro creano una potenza disarmante”.
“Di certo – ci racconta Andrea Farinetti, proprietario di Palmento Carranco – dobbiamo dire grazie a chi ci ha permesso di arrivare qui. Ma serve svecchiare il settore, è arrivato il momento dei giovani. Chi c’è stato prima di noi ha dato identità, educazione. Ma è necessario un cambio di passo. Se oggi facciamo un’analisi il mondo è fatto al 60% da giovani ma è governato da anziani. Noi non abbiamo spazio. Vogliamo un mondo unico, senza barriere, senza tasse”.
E dello stesso parere sono Giusi Calcagno, Lisa Capretti, enologo di DBA e Santo Neri: “L’ augurio per il territorio? Quello di continuare a fare qualità, di studiare e stare insieme”.
“Il nostro territorio – sottolinea Neri – per anni è stato martoriato da una mentalità scadente. Speriamo possa tornare a una mentalità vincente e che possa ripopolarsi di giovani”.
Presenti al tasting con i loro vini anche Alberto Assennato di Cantoneri che ci racconta come queste occasioni siano importanti per chi deve costruire un mercato, per fare network. “Prima di tutto ci lega una forte amicizia e la competizione si basa su questa fiducia. È bello vedere così tante aree del mondo interessate ai nostri vini”.
Tra le cantine emergenti anche Maugeri, mentre Pierluca Beneventano della Corte ci parla di orgoglio di essere tra i selezionati della degustazione.
“L’augurio per l’Etna? Che non si snaturi”. A dirlo è Giulia Monteleone che sottolinea come spera che si possa trovare anche grazie al consorzio un’espressività comune per raccontare i vini dell’Etna nel mondo senza far venire meno le diversità dei produttori”.
E c’è anche Giancarlo Tommasi, tra gli ultimi arrivati sul vulcano con Ammura: “In questo Vinitaly c’è la presentazione della nostra prima annata. Vogliamo valorizzare il territorio senza sciacallarlo ma valorizzandolo”.
E la voce comune è solo una: “I grandi non devono giocare con l’Etna. Noi abbiamo tanto da dare a questo territorio”.
I vini in degustazione
Etna Rosso Doc Rumex 2022 – Monteleone
Etna Bianco Doc Radici 2018 – Barone Beneventano della Corte
Etna Rosso Contrada Carranco RV 2021 – Palmento Carranco
Etna Rosso Doc Feudo di Mezzo 2020 – Calcagno
Etna Bianco Tenuta della Dainara 2021 – Cantoneri
Etna Rosso Doc Contrada Rampante 2021 – DBE De Bartoli Etna
Etna Bianco Doc Contrada Arrigo 2022 – Neri
Etna Rosso Doc Pettinociarelle 2021 – Famiglia Statella
Etna Bianco Doc 2022 – Ammura
Etna Bianco Superiore Contrada Volpare 2023 – Maugeri