“Il ministro Lollobrigida non è preoccupato? Beh, noi lo siamo”. Parole di Lamberto Frescobaldi, presidente di Uiv, intercettato nel corso dell’edizione 2025 di OperaWine, la kermesse voluta da Wine Spectator che anticipa l’inizio del Vinitaly. Frescobaldi, alle Gallerie Mercatali, è in veste di produttore (uno degli oltre 130 selezionati dalla rivista americana), ma non può “spogliarsi” del suo ruolo istituzionale. “Qui ci sono signore aziende, e intendo compreso il Vinitaly – dice il numero 1 di Unione Italiana Vini – che hanno una quota export negli Stati Uniti. Si tratta quasi sempre di aziende di piccole e medie dimensioni che hanno spesso tante difficoltà nel gestire questo rapporto. E io sono molto preoccupato per loro”.
Durante il taglio del nastro, il ministro Francesco Lollobrigida ha invece usato parole di conforto per i produttori, “che devono stare sereni”, ha detto. “Io, al contrario di Lollobrigida – dice Frescobaldi – di preoccupazione in giro ne sento tantissima. E lo dico perché ho rapporti quotidiani con gli associati di Uiv”. Tra le soluzioni paventate da molti, c’è quella di andare “a caccia” di nuovi mercati. “Ma che dicono – dice senza mezzi termini Frescobaldi – Il mercato americano è un colosso da 100 milioni di potenziali clienti. Con cosa potremmo sostituirlo?”. E allora? “Mi auguro che ci si metta d’accordo, ma senza accordi bilaterali, l’ultima delle cose che vogliamo – aggiunge – Solo che bisogna andare tutti insieme. L’Europa è straordinariamente forte. Bisogna sedersi uniti ad un tavolo e andare dritti verso la stessa direzione”.