Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Latte fieno dell’Alto Adige: boom di conferitori in sei anni ed esplode la produzione

26 Marzo 2025
Latte fieno Latte fieno

Segna un +220% il numero di conferitori di latte fieno dell’Alto Adige negli ultimi sei anni. Dati impressionanti, visto che si è passati da circa 500 del 2018 a ben 1600 nel 2023, con una produzione che ha raggiunto i 96 milioni di chilogrammi.

Il progetto europeo “Think Milk, Taste Europe, Be Smart” punta a valorizzare questa eccellenza, facendo del latte fieno un simbolo di sostenibilità e connessione con il territorio. Oggi il latte fieno rappresenta il 26% del totale prodotto nella regione, una crescita di 25 punti percentuali rispetto al 2018, l’anno in cui ha preso ufficialmente il via con la certificazione Stg (Specialità tradizionale garantita). 

“Oggi il latte fieno, nella nostra regione montana – dice Annemarie Kaser, direttrice della Federazione Latterie Alto Adige, che riunisce nove cooperative di caseifici e latterie della regione – rappresenta il 26% del totale latte prodotto, un dato in crescita di almeno 25 punti percentuali rispetto al 2018, anno in cui è iniziata la sua produzione, a seguito della certificazione Stg”.

L’Alto Adige si è affermato come punto di riferimento nella produzione di latte fieno grazie a un metodo di allevamento strettamente legato alle pratiche tradizionali delle zone montane. Qui le mucche vengono nutrite seguendo il ciclo naturale delle stagioni (alternando erba fresca, diverse specie erbacee, fieno e integrazioni a base di cereali macinati). Un approccio che non solo offre un prodotto di qualità superiore, ma è anche una risposta concreta alla necessità di salvaguardare le aree montane e la biodiversità, riducendo l’impatto ambientale dell’agricoltura intensiva.

Il successo del latte fieno si deve poi anche alla dedizione delle piccole aziende agricole locali. “Le nostre aziende associate – dice ancora Kaser -sono piccole realtà, gestite per lo più da persone dello stesso nucleo familiare, dove si allevano in media 15 vacche da latte e 8 vitelli per azienda agricola, su territori ripidi e con un lavoro prettamente manuali”.