Nato più di dieci anni fa, Heritage è il marchio attraverso il quale si concretizza la visione di Francesco Intorcia, produttore marsalese appartenente ad una famiglia storica che opera nel settore vitivinicolo con la propria azienda dal 1930. L’obiettivo è quello di restituire al Marsala la notorietà e il prestigio che merita, facendo nello stesso tempo conoscere in tutte le sue sfumature il territorio dell’estremità occidentale della Sicilia. La produzione, che oggi supera ampiamente le 100 mila bottiglie l’anno, si articola su diverse tipologie: i Marsala con le vecchie riserve del 1980, 1994 e 2004, preziose eredità familiari custodite nelle antiche botti presenti nelle cantine, poi le nuove annate fatte a partire dalla 2012, i Pre British ottenuti con il tradizionale metodo perpretuo, i vini fermi con diversi bianchi da Grillo e altri vini da varietà autoctone e infine i vini liquorosi. Fondamentale per lo sviluppo del progetto la collaborazione di Salvatore Martinico, enologo di grande esperienza e competenza con una profonda conoscenza del territorio. Gli ettari di vigneto dedicati alla linea Heritage sono 15, di cui 10 situati nella parte meridionale dell’agro marsalese e 5 a nord del centro abitato, nell’area dello Stagnone. Si coltiva principalmente Grillo, il vitigno principe della zona, insieme a quote più piccole di Nero d’Avola e Catarratto. Negli ultimi anni particolare attenzione è stata rivolta alla sostenibilità con pratiche agricole a basso impatto ambientale, tecniche di lotta integrata ai parassiti che si avvalgono di metodiche rispettose degli equilibri naturali, utilizzo di impianti fotovoltaici e ottimizzazione dei consumi idrici e energetici.
Ci è piaciuto molto il Sicilia Doc Grillo Vigna di Maestranza 2023, un vino che interpreta il terroir di Marsala con un preciso stile. Le uve, Grillo cento per cento, provengono da un’accurata selezione fatta sui vigneti della zona sud, nei quali troviamo viti allevate a controspalliera con potatura a guyot che crescono su suoli misti argilloso-calcarei. Basse le rese che si attestano intorno ai 60 quintali per ettaro. La vendemmia viene effettuata a mano tra la fine di agosto e la prima decade di settembre. La vinificazione prevede diraspatura e successivo raffreddamento delle uve che vengono messe in tini di rovere, dove ha luogo la fermentazione che si protrae per 12-15 giorni alla temperatura controllata di 16 gradi centigradi con macerazione sulle bucce e follature giornaliere. Dopo la pressatura soffice, il vino ottenuto matura per circa 6 mesi in piccoli barili di rovere di Slavonia.
Nel calice il Grillo Vigna di Maestranza si distingue subito per il suo colore, un giallo dorato carico di una tonalità particolare che ricorda l’oro antico. Intenso e complesso il naso con note marine sia iodate che salmastre, sentori di erbe e fiori di campo appena appassiti, susina bianca, frutta secca, un tocco vanigliato e richiami agrumati. E’ evidente un’anima mediterranea che si esprime attraverso tante sfumature, richiamando i luoghi di origine di questo intrigante bianco, nel quale una parte più evoluta convive in perfetta armonia con profumi più freschi. Il sorso è pieno, ma soprattutto vivo e molto ben equilibrato con una buona acidità e una decisa sapidità che conferiscono slancio ad una struttura importante. E’ avvolgente e al contempo dritto e molto lungo. Un Grillo dalla forte personalità che rappresenta una sorta di legame tra passato e presente con un profilo che richiama un gusto antico legato alle tradizioni del posto, ma che è anche molto attuale. Da non perdere. Può essere abbinato a tantissimi piatti della cucina di mare, dai ricci e i crudi di pesce alle ricette elaborate a base di cernia, pesce spada, tonno e baccalà. Non teme affatto i sapori decisi e gli accostamenti impegnativi.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Heritage Francesco Intorcia
Via Mazara, 10 – Marsala (Tp)
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