Prende il via la settimana enogastronomica nella cornice dell’ambasciata italiana a Tokio che ha come protagoniste duecento etichette italiane.
Ambasciatori del vitivinicolo tricolore sono i grandi consorzi: dal Chianti classico al Montalcino e al Nobile di Montepulciano, dalla Franciacorta al Soave e al Prosecco di Valdobbiadene, fino ai Doc friulani e del Trentino. L’evento ha lo scopo di promuovere e spiegare al Giappone, la qualità e la storia dei vini italiani. I consumi del Sol Levante sarebbero ancora bassi, nell’ordine dei 2,2 litri pro capite annui, ma il Made in Italy è apprezzato. Sono infatti aumentati i volumi esportati del +5,6%, per effetto della crisi, mentre in valore si è registrato un +4,6%. Per quanto riguarda le bollicine lo scenario nipponico vede primeggiare la Francia che con i vini spumanti invade per i ¾ il mercato. Però piccoli tentativi di erosione da parte delle etichette italiane sono in atto: si registra infatti un avanzamento dell’1-2% annui. Il canale su cui punta la kermesse è quello della ristorazione che consente di raggiungere direttamente i consumatori. Intanto, fino a sabato 26 novembre, con il grande finale al Tokyo Bunka Kaikan e il concerto del maestro Takahiro Seki per i 150 anni dell’Unità d’Italia, per l’occasione è stato prodotto anche un vino ad hoc, saranno oltre 1.000 gli operatori giapponesi che entreranno in contatto con il vino italiano.