Il DiVino Festival di Castelbuono è pronto a tornare dal 27 al 30 giugno e promette di essere ancora una volta un’occasione di incontro per gli amanti del vino, del buon cibo e della cultura.
Il festival, che ha preso vita nel 2007 è diventato nel tempo un punto di riferimento nel panorama enogastronomico siciliano. Nell’edizione 2025 ci saranno masterclass, degustazioni, concerti e spettacoli.
Una delle principali novità di quest’anno riguarda proprio le degustazioni, che si terranno durante il lunedì del festival, con l’obiettivo di garantire una maggiore partecipazione da parte degli operatori del settore. Questo cambiamento è stato pensato per favorire un incontro diretto tra produttori, distributori e appassionati, creando un’opportunità unica di networking e di scambio di idee.
Inoltre, come negli anni precedenti, il festival avrà un’ampia partecipazione di cantine e già a marzo ne sono state confermate 200.
“Il nostro obiettivo – dice Dario Guarcello, ideatore del festival e oggi assessore al turismo del Comune di Castelbuono – è sempre stato quello di far conoscere Castelbuono e le sue tradizioni, attraverso un evento che non si limiti solo al vino, ma che valorizzi la nostra cultura”.
Quest’anno, infatti, il festival si inserisce nel circuito di Sicilia Capitale Europea della Gastronomia. Durante il DiVino Festival, i visitatori avranno quindi l’opportunità di gustare non solo eccellenze vinicole, ma anche specialità gastronomiche siciliane, come il panettone da assaporare in estate di realtà del territorio.
Guarcello, che ha vissuto per anni negli Stati Uniti a stretto contatto con grandi star come Michael Jackson, ha sempre cercato di portare con sé quella mentalità che gli ha permesso di pensare in grande e di sperimentare nuove forme di promozione del territorio. “Quando sono tornato in Sicilia, mi sono chiesto cosa potessi fare per il mio paese. Il DiVino Festival è nato proprio da questa riflessione, come un modo per unire le persone e farle apprezzare le bellezze e le eccellenze della nostra terra”.
L’organizzazione del festival è gestita dall’Associazione Baz’art Sicilia e si avvale della consulenza del sommelier Luca Martini: “I nomi di quest’anno sono segreti ma ci saranno grandi personaggi internazionali. Il motto del festival arriva dalla frase Vinícius de Moraes che dice ‘la vita è l’arte dell’incontro’. Ed è proprio questa la nostra forza. In un momento di crisi del settore l’unico modo per uscire dal blocco è educare e fare cultura”.