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Vino e dintorni

Confindustria Veneto spinge il vino dealcolato: “Vale 50 milioni di euro”

13 Marzo 2025
Calice di vino Calice di vino

Investimenti per almeno un milione di euro a impianto per produrre vini a minore o nessuna gradazione di alcol. Lo rivela un’indagine studiata del Gruppo Vinicolo Confindustria Veneto, dopo l’approvazione del decreto del ministro Lollobrigida dello scorso dicembre, che ha dato l’ok alla produzione di vini dealcolati. 

Come riporta Il Gazzettino, il referente di Confindustria Veneto Est per il settore vino, Stefano Bottega, vede questa decisione come un’opportunità di business. “L’introduzione di vini dealcolati o low alcol – si legge sul giornale – consente di valorizzare anche tecniche e impianti delle aziende di distillazione che nel territorio veneto sono presenti con elevati livelli di eccellenza”.

La dealcolazione viene vista come sinergia tra mondo del vino e quello della distillazione. Il primo, secondo Confindustria Veneto, ha la possibilità di destinare una piccola parte della produzione a una nicchia di mercato in costante crescita, la seconda di mettere a punto impianti e sperimentare nuove tecniche di distillazione.

Si legge ancora dalle parole di Bottega: “Considerando che sono esclusi dalla normativa i vino Dop e Igp, nel Veneto si stima un fatturato compreso tra 30 e 50 milioni di euro”. 

“Di certo – dice Franco Adami, presidente del Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg – posso dire che non esisterà un Conegliano Valdobbiadene dealcolato ma dobbiamo guardare con la mente aperta le nuove tendenze di mercato”.