Promuovere la cultura del cacao e del cioccolato di qualità è lo scopo della kermesse “I cioccolati del Mediterraneo” giunta alla terza edizione e tenutasi a Maglie presso il Mai – Museo Archeo Industriale di Terra d’Otranto, un ex opificio sede prima di uno stabilimento di ebanisteria e poi magazzino sussidiario dell’Agenzia Coltivazioni Tabacchi fino allo smantellamento avvenuto nel 1995. Maglie, la città che ha dato i natali ad Aldo Moro è stata per un weekend la capitale del cioccolato di qualità. Qui si sono riuniti alcuni tra i più autorevoli produttori italiani e internazionali, per raccontare la propria originale interpretazione del cioccolato. Erano presenti: Guido Gobino dell’omonima azienda piemontese, Simone Sabaini di Sabadì dalla Sicilia, Johonny Spagnolo di Aroko Chocolate dal Veneto, Jaume Martorell di Chocolates Maüa dalle Isole Baleari e Aris Flokas di Kakau Worship dalla Grecia. A rappresentare il Salento, Maurizio, Vincenzo e Matteo Maglio di Maglio Arte Dolciaria, azienda con sede a Maglie.
Il cacao è un prodotto unico, che merita di essere scoperto in tutte le sue sfumature ma sono ancora tante le domande sull’argomento. Il cioccolato è tutto uguale? Qual è il cacao più pregiato? Come riconoscere un cioccolato di qualità? Cosa fa un chocolat taster? Per fare un po’ di chiarezza e avvicinare il grande pubblico in modo consapevole e orientato alla qualità sono state messe in campo masterclass e degustazioni tenute dai maestri cioccolatieri e dai Chocolate Taster, i sommelier del cioccolato della Compagnia del cioccolato. La Compagnia, partner dell’evento, è un’associazione di consumatori esperti ed appassionati di cioccolato fondata nel 1995. I Cioccolati del Mediterraneo, per il secondo anno, è stato il palcoscenico per la consegna della Tavoletta d’Oro, che rappresenta il più alto riconoscimento al cioccolato d’eccellenza in ambito nazionale.
“Anche quest’anno la selezione fotografa la qualità complessiva del cioccolato italiano e ci permette di capire dove stanno andando le scelte dei cioccolatieri che influenzano il mercato – ha affermato Gilberto Mora, il Presidente Nazionale -. Abbiamo riscontrato un maggiore utilizzo dei cacao mono origine anche nella produzione dei cioccolati al latte e in particola modo nei latti ad alta percentuale di cacao. Pochi, buoni, ma stabili nella qualità i fondenti da ricetta e innumerevoli e tutte di grande livello le proposte di cacao mono origine con ormai una corretta predisposizione di segnalare in etichetta ai consumatori le provenienze dei cacao. Sono molto interessanti le proposte di creme spalmabili e inaspettata la quantità di cioccolati salati da aperitivo”. Ospite d’onore è stata Iraima Chacón de Ramírez da Caracas, una autorità del comparto che ha dedicato l’intera carriera a progetti di salvaguardia e diffusione del pregiato cacao venezuelano, collaborando con comunità agricole locali per migliorare le pratiche di coltivazione e promuovere il cacao criollo a livello globale. Unica e indimenticabile la “choco & love dinner”, la cena di inaugurazione dove il cioccolato è stato il fil rouge di ogni piatto. Ogni portata si è rivelata una scoperta: dalla Tagliatella di seppia con granella di fave di cacao Chumundé alla Ruota pazza con fonduta di caciocavallo e massa di cacao Cuyagua 100%, dal Trancio di spigola arrosto con sfoglia di blend Criollo 82% alle Pommes duchesse al Cuyagua 100%. Autori della cena il team di Maglio eventi, l’azienda che quest’anno festeggia i 150 anni di storia ma questa è un’altra storia.