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L'azienda

Una verticale di Alboreto: l’evoluzione del Vino Nobile di Montepulciano tra storia e terroir

10 Marzo 2025
Edoardo Jacorossi Mottini Edoardo Jacorossi Mottini

Si è da poco celebrato l’arrivo, per il Vino Nobile di Montepulciano Docg, delle 12 Unità Geografiche Aggiuntive (Uga) e della nuova menzione “Pieve” in etichetta. Abbiamo colto l’occasione per intraprendere un viaggio nel tempo e nel gusto con una verticale dell’etichetta Alboreto dell’azienda Fattoria della Talosa. L’azienda, i cui terreni ricadono nella nuova Pieve riconosciuta, si trova esattamente in località Pietrose, nella zona de “Le Grazie”. La Pieve, ubicata nella zona nord, è una borgata esterna di Montepulciano, sorta lungo quella che allora era indicata come via Lauretana, in realtà un collegamento con l’arteria principale. La piccola chiesa preesistente assunse importanza a seguito di eventi miracolosi.

La parte alta dell’unità è caratterizzata da sedimenti costituiti da sabbie fini, a tratti con livelli più limosi, con tessitura franca/franco-argillosa e scheletro da scarso ad assente; sono suoli calcarei. Nella parte inferiore, dove i versanti diventano più irregolari e ondulati, si rilevano suoli su sedimenti argilloso-limosi, con tessitura da franco-limoso-argillosa ad argilloso-limosa e scheletro assente. Anche questi suoli sono calcarei. La parte più bassa è caratterizzata da terrazzi alluvionali del torrente Salarco, con suoli a tessitura franca/franco-argillosa, tendenzialmente composti da sabbie fini e limi, leggermente calcarei e profondi.

La famiglia Jacorossi è proprietaria dell’azienda dal 1972, quando Angelo Jacorossi, imprenditore romano, trovò a Montepulciano un’oasi di pace lontana dal caos capitolino. Attualmente, la cantina è condotta da Edoardo Jacorossi Mottini, terza generazione della famiglia e nipote del fondatore. Il sito della cantina storica si trova nel cuore di Montepulciano, a pochi passi da Piazza Grande, nelle gallerie che corrono sotto due tra gli edifici più antichi della città: Palazzo Tarugi e Palazzo Sinatti, costruiti nei primi decenni del ‘500 di fronte al Duomo di Montepulciano. Qui il vino riposa, si affina e diventa “Nobile”. La proprietà si estende su 100 ettari, di cui 33 ettari di vigneti, situati tra i 330 e i 400 metri sul livello del mare, con esposizione sud-ovest. L’azienda ha recentemente inaugurato anche una sala degustazione, dove i visitatori possono immergersi in un’atmosfera unica, tra antiche grotte e resti fossili, per esplorare i sapori e le storie del territorio.

“Siamo riusciti a riportare alla luce questo spazio grazie al racconto appassionato di un anziano signore che, da bambino, ha vissuto la tragedia della guerra e giocava in quelle che oggi sono le nicchie della nostra Cantina Storica – spiega Jacorossi – Abbiamo recuperato vecchie carte e planimetrie e ci siamo chiesti se, effettivamente, ci fosse un passaggio al di là del muro. Dopo mesi di intenso lavoro e dedizione, siamo oggi davvero orgogliosi di poter offrire ai visitatori questo spazio bellissimo e di potenziare l’offerta enoturistica di Talosa, così da permettere agli appassionati di conoscere meglio questo territorio e quei luoghi che hanno reso il Vino Nobile di Montepulciano un punto di riferimento enologico per il nostro Paese. Montepulciano non è solo un museo a cielo aperto, ma il cuore pulsante della tradizione enologica italiana, casa del Vino Nobile, primo Docg del Paese”.

Il mercato e i risultati del 2024 
“Il 2024 ha sicuramente rappresentato un anno di sfide, ma anche di risultati importanti. Nonostante le dinamiche globali, abbiamo mantenuto una solida posizione finanziaria, con una crescita complessiva del 10%. Questo è il frutto di un bilanciamento tra il mercato interno, che rappresenta il 52% delle nostre vendite, e quello internazionale, con il 48%,” continua Jacorossi. “La fiducia nei nostri vini si riflette anche nel successo sui mercati esteri, soprattutto negli Stati Uniti e in Svizzera, che si confermano partner commerciali di prim’ordine, al pari di Inghilterra e Germania – dichiara Cristian Pepi, direttore commerciale – In Italia, la Toscana rimane il fulcro delle nostre vendite nazionali, un risultato che sottolinea il nostro legame indissolubile con questo straordinario territorio. Tutto ciò è motivo di orgoglio per me e per tutto il team di Talosa”.

La degustazione verticale 
La verticale ha visto la degustazione di tre annate dell’etichetta Alboreto Vino Nobile di Montepulciano Docg: 2020, 2019 e 2018, annate molto diverse tra loro dal punto di vista meteorologico. I vini hanno confermato l’elevata qualità di questo territorio, spesso sottovalutato perché confinante con altre denominazioni più visibili, ma capace di esprimere grande valore con il passare del tempo.

LA DEGUSTAZIONE

Vino Nobile di Montepulciano Docg
Vitigno: Sangiovese in purezza
Sistema di allevamento: Cordone speronato
Vinificazione: Selezione manuale delle uve, fermentazione alcolica di circa 15-20 giorni a temperatura controllata in serbatoi tronco-conici di acciaio. Successiva fermentazione malolattica in acciaio.
Affinamento: Maturazione di 2 anni in tonneaux di secondo, terzo e quarto passaggio, botte grande e acciaio inox. Segue affinamento in bottiglia.

Annate degustate

2020
Colore rosso rubino luminoso con leggera venatura granata. Al naso è intenso, con note fruttate di ciliegia e piccoli frutti, accenti floreali, balsamici e speziati di lavanda e chiodi di garofano. Al palato è fresco e sapido, con un’elegante trama tannica e un finale lungo e persistente.

2019
Colore rosso rubino scuro con riflessi granata. Al naso è intenso ed elegante, con note fruttate croccanti di piccoli frutti rossi (fragoline di bosco, ciliegia, marasca, ribes), belle sfumature balsamiche e speziate, unite a sentori floreali di erbe aromatiche. In bocca è pieno e succoso, con un perfetto equilibrio tra freschezza e sapidità, tannino vellutato e fine. Finale lungo e persistente.

2018
Colore tendente al granato. Al naso è intenso, con note fruttate più scure e dolci, nuance agrumate di arancia sanguinella, accenti floreali balsamici e speziati di cannella e china. Al palato è fresco e sapido, in perfetto equilibrio, con tannino morbido e fine. Finale lungo con una grande corrispondenza gusto-olfattiva.