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Eventi e iniziative

In archivio l’edizione 2025 dell’anteprima Colline Teramane: “Raccontiamo storia, cultura e passione dei nostri produttori”

07 Marzo 2025
 Enrico Cerulli Irelli e Alessandro Nicodemi Enrico Cerulli Irelli e Alessandro Nicodemi

Si è da poco conclusa la quinta edizione dell’Anteprima Colline Teramane. L’evento ha avuto come location la bella e storica cittadina di Atri. Nato per approfondire la denominazione Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg, ha visto la partecipazione di Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo ed Enrico Cerulli Irelli del “Comitato di denominazione”, con il compito di sviluppare attività specifiche di promozione e valorizzazione della Docg Colline Teramane.  Questa nuova edizione è stata pensata esclusivamente per la stampa italiana e internazionale del settore enologico, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare una denominazione d’eccellenza in un territorio straordinario, incastonato tra il massiccio del Gran Sasso e il mare Adriatico. L’area di produzione Colline Teramane abbraccia l’intera collina litoranea ed interna della provincia di Teramo ed è caratterizzata, a est, da ampie colline che scivolano verso il mare Adriatico e, a nord-ovest, dalla presenza imponente del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Questa orografia favorisce una buona ventilazione, con brezze di mare e di monte che, assieme alla natura argillo-limosa dei terreni, alla piovosità ben distribuita durante l’anno, al clima temperato e alle notevoli escursioni termiche tra giorno e notte, assicurano al Montepulciano condizioni ottimali per crescere in salubrità, accumulando importanti sostanze aromatiche nei grappoli, che si traducono in grande qualità e tipicità nel calice. Le Colline Teramane sono inoltre caratterizzate da una configurazione idrografica particolare, con quattro valli attraversate da altrettanti fiumi – Vomano, Tordino, Salinello, Vibrata – che garantiscono una riserva idrica utile a fronteggiare le sfide che il cambiamento climatico sta ponendo agli agricoltori.

L’Anteprima si è aperta con un tasting nelle sale del Comune di Atri, durante il quale sono state presentate le nuove annate in commercio di Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg, oltre alle tipologie Superiore di Trebbiano d’Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo e Abruzzo Pecorino. Nel corso della degustazione sono state anche servite alcune vecchie annate per testimoniare la particolare vocazione del Montepulciano all’invecchiamento.

I vini degustati sono stati:

  • 4 Trebbiano d’Abruzzo e 4 Pecorino d’Abruzzo Superiore, a rappresentare i bianchi locali;
  • 8 Colline Teramane Cerasuolo d’Abruzzo Superiore Doc;
  • 14 etichette di Montepulciano d’Abruzzo Docg, con l’aggiunta di 11 riserve;
  • 8 etichette di vecchie annate, dal 2003 al 2005.

Le etichette degustate hanno dimostrato la predisposizione alla longevità di questo vitigno. Dulcis in fundo, 4 vecchie annate hanno deliziato i partecipanti: la 2002 di San Lorenzo, la 2000 di Illuminati e la 1998 di Nicodemi e Lepore. Nella stessa giornata, nello storico Teatro Comunale di Atri, si è tenuto un dibattito tra i produttori delle Colline Teramane e la stampa di settore, moderato dal giornalista e critico enogastronomico Antonio Paolini. Durante l’incontro sono stati affrontati argomenti e quesiti, anche scomodi, sollevati dai giornalisti.

Il giorno successivo, su iniziativa del Gal Terreverdi Teramane, i giornalisti hanno visitato, in gruppi distinti e con visite guidate, sedici cantine della denominazione. Il programma ha incluso anche momenti culturali e incontri con la cucina teramana, elemento imprescindibile per comprendere il carattere autentico dei vini delle Colline Teramane. La denominazione Colline Teramane, istituita nel 2003, è oggi tutelata dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo e regolata da un disciplinare molto severo, che impone rese non superiori ai 90 quintali per ettaro, il divieto dell’allevamento a tendone per i nuovi impianti con densità non inferiore a 3.300 ceppi per ettaro, l’obbligo di vinificazione e imbottigliamento all’interno della zona di produzione e l’immissione sul mercato non prima di un anno per la versione normale e tre anni per la riserva.

“La sfida sui mercati internazionali oggi si gioca su un’offerta qualitativa sempre più elevata. Ecco perché valorizzare il sistema delle denominazioni abruzzesi, a partire dalle Docg, diventa sempre più importante e un’opportunità per raccontare le tantissime sfaccettature di cui il nostro vitigno principale si veste a seconda delle differenti aree regionali. Salutiamo quindi con favore momenti di approfondimento come questi, volti a far conoscere sempre meglio il nostro territorio”, ha affermato il vicepresidente della Regione, Emanuele Imprudente. “L’Anteprima Colline Teramane rappresenta un momento cruciale per la nostra denominazione – ha sottolineato Enrico Cerulli Irelli, presidente del Comitato di denominazione Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg – Un’opportunità per confrontarci con la stampa specializzata e far emergere le peculiarità di un vino che racconta la storia, la cultura e la passione dei produttori delle Colline Teramane”.

“Il mondo del vino abruzzese negli ultimi anni sta vivendo una nuova fase, grazie al nuovo modello di denominazioni che abbiamo introdotto lo scorso anno – ha ricordato il vicepresidente del Consorzio, Franco D’Eusanio – Questa riorganizzazione intende promuovere e far conoscere le differenti vocazioni territoriali che connotano la regione vinicola dell’Abruzzo, seguendo la direzione tracciata sin dal 2003 con la Docg Colline Teramane”.