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Scenari

Indra Galbo (Gambero Rosso): “La produzione di olio si sposta sempre più al Nord. In Sicilia servono risposte dalla politica”

03 Marzo 2025
Indra Galbo, Guida agli Oli d’Italia del Gambero Rosso Indra Galbo, Guida agli Oli d’Italia del Gambero Rosso

Siccità da un lato, produzione altalenante dall’altro. E le novità della Guida agli Oli d’Italia del Gambero Rosso, che quest’anno celebra la sua quindicesima edizione, non mancano. 

Infatti, uno degli aspetti più interessanti emersi da questa edizione riguarda proprio il cambiamento geografico della produzione, con la tendenza crescente di spostarsi verso il Nord Italia.

Ce ne ha parlato Indra Galbo, curatore della guida insieme a Stefano Polacchi, presente a Verona al Sol2Expo e pronto alla presentazione ufficiale. Una guida che racconta ogni anno il meglio dell’olio extravergine d’oliva italiano e che quest’anno arriva a recensire 848 oli provenienti da 437 aziende. 

“Quest’anno, il Friuli Venezia Giulia ha vinto il premio Consorzio dell’Anno, e questo ci fa riflettere. La produzione di olio si sta gradualmente spostando al Nord, proprio come è successo per lo Champagne che ora si produce in Inghilterra. In Francia, a Bordeaux, stanno espiantando vigneti per piantare ulivi. Presto avremo l’olio di Bordeaux, un cambiamento che ci deve inevitabilmente portare a fare delle riflessioni diverse”.

Un’annata che ha portato, anche quest’anno, delle difficoltà in diverse zone del Sud Italia, a causa della siccità. “Al Nord, dalla zona di Roma in su, c’è stata una buona raccolta, ma con una resa non eccelsa. Al Sud, la situazione è stata più critica. La Sicilia, per esempio, ha sofferto moltissimo per la siccità, che ha messo a dura prova le coltivazioni. L’olio resiste abbastanza bene alla siccità, ma senza acqua non c’è agricoltura e la politica deve attivarsi e dare delle risposte al problema”. 

Nonostante le difficoltà, ci sono anche buone notizie. La Puglia, per esempio, ha registrato ottimi risultati. “Anche dal Gargano, una zona che storicamente produceva in quantità e spesso vendeva olive e olio ad altri. È bello vedere che ora la qualità sta diventando un obiettivo primario”.

Dopo il restyling grafico dello scorso anno, è stato eliminato il premio per il miglior rapporto qualità-prezzo. “Una scelta quasi politica – ci dice Galbo – perché l’olio va pagato. Con la crisi dell’olio spagnolo degli ultimi due anni questa riflessione è diventata ancora più importante”.