Uno scontro quello avvenuto a Cellino San Marco nel resort di lusso Tenute Al Bano di proprietà del cantante. E i protagonisti della vicenda sono il direttore dell’albergo e la direttrice del ristorante Don Carmelo. Da un lato il belga Olivier Verbeelen, dall’altro Annamaria Verri.
Le tenute appartengono al cantante, che attraverso la sua Casa Carrisi, ha la proprietà delle mura del ‘600 del complesso principale come di tutti gli altri manufatti (tra cui ristorante e centro benessere) e degli ettari di terreno che lo circondano. La gestione è da anni affidata a una società cooperativa, la Nostalgia, che ha sempre pagato al cantante un affitto mensile. E tra i soci della cooperativa compaiono, appunto, i due nomi.
Nel 2023 a gestione della tenuta è iniziata ad andare in rosso. Nonostante incassi di poco inferiori ai 2 milioni di euro, il bilancio esaminato a maggio 2024 registrava una perdita di 115.491 euro.
“I conti dell’esercizio – ha scritto Verbeleen -cui si riferisce la presente nota sono stati in maniera clamorosa condizionati in negativo dall’andamento della gestione del ristorante che definire disastrosa è solo un eufemismo: centri di costo assolutamente ‘sparametrati’ rispetto al volume degli incassi relativi; solo per indicarne qualcuno, costo del personale, costo della merce impiegata nella gestione della struttura – ristorante. Stando così le cose, considerati gli infruttuosi tentativi di determinare una inversione di tendenza, non avevamo altra scelta se non abbandonare la gestione del ristorante che la proprietà ha concesso in gestione ad una società costituita da chi fino a quel momento era stata responsabile della gestione medesima”.
Un’accusa bella e buona. E nel mezzo Al Bano ha dovuto placare gli animi mettendo fine al “matrimonio lavorativo” tra i due.
Al contratto con il belga Olivier è stato tolto il ristorante che è stato affidato in cambio di un canone di affitto da 7 mila euro al mese a una nuova società costruita per l’occasione da Annamaria Verri: la Vepa srl.
Al Bano non è solo il padrone di casa, ma anche il fornitore esclusivo per il ristorante di vino che porta il suol nome e di prodotti a chilometro zero da lui coltivati nelle grandi distese di terre acquistate negli anni. I primi appartengono alla sua azienda vinicola, i secondi all’azienda agricola sempre a suo nome.