Finagricola, cooperativa agricola della Campania, si prepara a una svolta con la costruzione di un nuovo stabilimento. Questo progetto, previsto per il 2025, consentirà all’azienda di incrementare i volumi produttivi e di espandere ulteriormente la propria offerta.
Ne abbiamo parlato con Domenico Catapano, direttore marketing dell’azienda, che ci anticipa come la cooperativa sia al lavoro per la creazione di nuovi prodotti: “Ma non possiamo ancora dire cosa”, ci racconta sorridendo. Nel 2026 – continua – festeggeremo 40 anni di attività. Accadranno quindi un po’ di cose per festeggiare questo importante compleanno”.
Finagricola è un’organizzazione di produttori composta da 10 soci e un network di 31 aziende agricole, che coltivano oltre 300 ettari di terreni altamente vocati alla produzione orticola. L’azienda si distingue per il controllo diretto dell’intero ciclo produttivo, dal seme fino al confezionamento del prodotto, garantendo un prodotto 100% italiano.
“La produzione delle varie aziende confluisce qui. Le aziende sono tutte situate nel territorio di Battipaglia, Eboli e Montecorvino. La produzione è per lo più orientata al fresco, con un buon 60% costituito da insalatine, ortofrutta e una quantità significativa di pomodori. Tra le varietà principali ci sono il pizzutello e tre tipologie di datterino. A marchio Grangusto escono anche altri pomodori come il classico, oltre a conserve sott’olio come le scarole, confezionate in vasetti di vetro”, aggiunge Catapano.
Tecniche di coltivazione all’avanguardia garantiscono elevati standard qualitativi. La coltivazione inizia in vivaio, con piantine che vengono poi trasferite nei campi. “Coltiviamo tutto a partire dal seme. L’impollinazione è affidata alle api e utilizziamo un tipo di allevamento della pianta di tipo indeterminato, che permette di ottenere frutti perfetti in periodi diversi”, spiega Catapano.
Un altro punto di forza è la vicinanza tra le aree di coltivazione e lo stabilimento di trasformazione. “Tutto questo succede a soli 5 minuti dallo stabilimento. Non abbiamo bisogno di grossi spazi di stoccaggio esterno, poiché il prodotto viene lavorato immediatamente. Il ciclo di produzione si conclude entro 48 ore”.
Tra i prodotti di punta, il datterino ha ottenuto ottimi risultati nel 2024, sia nel segmento del fresco che in quello del trasformato. “C’è stato un incremento importante della richiesta. Oltre a produrre conserve, lo distribuiamo anche in vaschette, riuscendo ad entrare in canali di mercato che fino all’anno scorso non avevamo esplorato”, sottolinea Catapano.
I numeri parlano chiaro: Finagricola ha prodotto 17 milioni di tonnellate di prodotti nel 2024 e vanta un export del 40%. L’azienda si adatta ai cambiamenti climatici coltivando prodotti stagionali, rispettando i ritmi della natura: “La stagione inizia quando la piantina decide di dare vita ai frutti”.
Un altro passo importante compiuto nel 2024 è stato l’introduzione della blockchain nella tracciabilità della filiera. “Abbiamo implementato un sistema di etichettatura con QR code, che consente ai consumatori di accedere alle informazioni sulla filiera e di ricevere consigli e suggerimenti, compresi i minuti di cottura suggeriti per i prodotti”, conclude Catapano.
E ora la costruzione del nuovo stabilimento, più grande e con macchinari all’avanguardia. Per continuare nel segno dell’innovazione.