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Scenari

Così Gustarosso valorizza il Pomodoro San Marzano Dop: “I nostri agricoltori sentinelle della qualità”

11 Febbraio 2025
Paolo Ruggiero, responsabile commerciale Gustarosso Paolo Ruggiero, responsabile commerciale Gustarosso

“In mano abbiamo lo Champagne del pomodoro.” Con queste parole, Paolo Ruggiero, responsabile commerciale di Gustarosso, sintetizza l’essenza e il valore del Pomodoro San Marzano DOP, simbolo di un territorio e di una tradizione che affondano le radici nella storia contadina dell’Agro Sarnese-Nocerino. 

Gustarosso non è solo un marchio, ma la realizzazione di un sogno: riportare in vita l’antico rito popolare di “fare le butteglie” per la conservazione del pomodoro in inverno.

Ai piedi del Monte Saro, a Sarno da generazioni i contadini lavorano in armonia con la natura, preservando metodi di coltivazione tramandati di padre in figlio. Gustarosso è una cooperativa agricola che affonda le sue radici nei primi del ‘900, quando i contadini della zona iniziarono a raccogliere il Pomodoro San Marzano nell’Agro Sarnese-Nocerino. Oggi, questa tradizione continua nei piccoli fazzoletti di terra gestiti da famiglie, che coltivano il pomodoro in modo completamente manuale, senza l’uso di macchinari o fitofarmaci.

“I contadini – spiega Ruggiero – sono i primi consumatori dei loro prodotti. Questo approccio garantisce un’agricoltura a bassissimo impatto ambientale, dove ogni agricoltore diventa una sentinella della qualità. Il San Marzano è il nostro fiore all’occhiello e l’ultima raccolta è stata straordinaria sia per quantità che per qualità. Erano anni che non si vedevano pomodori così belli”.

La campagna di raccolta del San Marzano inizia a fine luglio e si protrae fino al 20 settembre, ma a causa del forte caldo, le tempistiche tendono a ridursi. Ogni anno, tra Pomodoro San Marzano e altre varietà tipiche della zona, vengono raccolti tra i 7.000 e gli 8.000 quintali di prodotto. “Sebbene la produzione resti stabile, l’urbanizzazione dei terreni agricoli e la difficoltà nel coinvolgere le nuove generazioni nella coltivazione rappresentano una sfida per il futuro”, ci racconta ancora Ruggiero.

Oggi il Pomodoro San Marzano rappresenta meno dell’1% della produzione italiana. “L’ossessione per la produttività non è obbligatoria. Dobbiamo concentrarci sulla promozione e sulla tutela di questo patrimonio. Purtroppo, il 98% del San Marzano venduto all’estero è falso. Per questo, è arrivato il momento di sensibilizzare il pubblico e valorizzare il vero San Marzano”.

Gustarosso ha sviluppato diverse attività connesse all’agricoltura per coinvolgere il pubblico e i giovani. Da anni organizza eventi, esperienze di food travel e degustazioni nella cooperativa che conta oggi 35 soci agricoltori, tra cui il più anziano di 94 anni. Per il 2025 è in programma un evento speciale a maggio, “Piantalo”, che coinvolgerà giovani e pizzaioli italiani nella piantumazione dei pomodori insieme agli anziani contadini.

“Vogliamo creare esperienze che avvicinino le persone alla nostra realtà. Il San Marzano non è solo un pomodoro: è una storia, una passione, un legame indissolubile con la terra”.