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Scenari

La Sicilia del vino preferisce Parigi: a Wine Paris spazi già sold-out. ProWein richieste al 50 %

18 Gennaio 2025
L'ingresso di WineParis - ph Philippe Labeguerie L'ingresso di WineParis - ph Philippe Labeguerie

Alla Sicilia del vino piace più Parigi che Düsseldorf. Per dirla in maniera semplice. Numeri alla mano, che poi sono quelli che contano, i produttori siciliani stanno scegliendo, nella grande maggioranza, di essere presenti al Wine Paris (12-14 febbraio), piuttosto che al ProWein (16-18 marzo). Ed è l’Irvo che conferma quella che, in tempi non sospetti, era più di una sensazione. Saranno 32 le aziende siciliane del vino presenti alla kermesse francese sotto l’ala protettrice dell’Istituto regionale vini e oli di Sicilia. “Ma – precisa Giusy Mistretta, commissario dell’Irvo – nei nostri uffici erano pervenute ben 54 richieste per Wine Paris, ben oltre la soglia del “sold-out”. Purtroppo abbiamo dovuto lasciare fuori qualche cantina”. Già, perché, in pochissimo tempo dalla pubblicazione del bando, sono stati fatti fuori tutti e 32 posti presenti a Parigi. “Per scegliere tra coloro che hanno presentato tutta la documentazione in maniera corretta – aggiunge la Mistretta – abbiamo utilizzato esclusivamente l’ordine cronologico. Non c’erano altre vie”. E quindi le cantine siciliane hanno riempito gli spazi destinati a loro a Parigi. “Tra l’altro – chiarisce la Mistretta – una condizione necessaria che abbiamo posto agli organizzatori per garantire la nostra presenza è che le nostre aziende si trovassero all’interno del padiglione Italia. Lo scorso anno non era così”. Detto, fatto, dunque. Le 32 cantine siciliane avranno uno spazio tutto loro e ben segnalato di quasi 250 metri quadrati.

Discorso diverso, invece, per Dusseldorf. L’Irvo ha aperto il bando per distribuire le 24 postazioni. “Ma al momento abbiamo ricevuto solo 12 adesioni”. Speranze ridotte al minimo di riempire i vuoti, nonostante sia ancora possibile fare richiesta. Anche lo scorso anno qualche postazione era rimasta vuota. Tanto che, per quest’anno, l’Irvo ha richiesto una postazione ridotta, passando da 350 metri quadrati a circa 200 metri quadrati. “Da quello che mi dicono gli operatori – dice la Mistretta – la guerra in Ucraina ha un po’ spostato l’asse di interesse verso ovest, e quindi verso la Francia, che sta avendo molto appeal. Wine Paris sta diventando un vero e proprio punto di riferimento per i mercati internazionali. Noi, come sempre, abbiamo fatto tutto il possibile per accompagnare le aziende in questo loro percorso. E lo faremo anche a Parigi e Dusseldorf, dove proietteremo un video dedicato ai percorsi turistici dei territori del vino siciliano oltre a distribuire tanto materiale informativo realizzato con i consorzi di tutela. La promozione dell’enoturismo e dell’oleoturismo della nostra Isola è importantissima”.