L’eccellenza vitivinicola della Lombardia è proposta dai 978 vini prodotti da 240 cantine selezionati per la Guida ViniPlus 2025 dell’Associazione Italiana Sommelier, disponibile online all’indirizzo www.viniplus.wine. Una produzione, quella lombarda, che “ha ormai conquistato una posizione centrale all’interno della produzione di qualità vinicola presente in Italia – ha evidenziato Hosam Eldin Abou Eleyoun, presidente di Ais Lombardia, presentando la 19esima edizione della Guida -. Per numero di tipologie, varietà allevate e vivacità produttiva, presente anche in areali più piccoli, ma non meno importanti sul fronte qualitativo, la nostra regione è diventata un approdo sicuro per tutti gli appassionati e gli operatori del settore. La Guida ViniPlus lo testimonia con chiarezza ogni anno, rappresentando ormai uno strumento fondamentale per tutti i nostri soci, più di 8.500, che possono consultarla agevolmente on line in maniera gratuita”.
A confermare l’eccellenza vitivinicola lombarda sono il numero dei vini che hanno ottenuto le 4 Rose Camune che i degustatori della Guida (161 sommelier impegnati nelle commissioni di assaggio) hanno assegnato, 420 che hanno ottenuto il punteggio più alto, mentre a 150 vini che oltre alle qualità organolettiche hanno anche il merito di valorizzare il territorio, il vitigno, la tecnica di produzione o l’attenzione all’ambiente sono stati premiati con la Rosa Oro. Insomma, numeri di tutto rispetto che secondo Sebastiano Baldinu, curatore della Guida “sono superiori alle Rose Camune assegnate l’anno scorso, così come le Rose Oro, con una distribuzione provinciale che naturalmente vede in cima gli areali più importanti del vino lombardo: Brescia con 70 Rose oro, seguita da Pavia con 33, Sondrio 26 e Bergamo 13. Da una parte cresce la qualità media complessiva, grazie a vini che riescono a ben interpretare le varietà di partenza e il territorio di origine, ma dall’altra l’accelerazione delle Rose Oro testimonia come l’eccellenza, in tutti i suoi aspetti, sia un obiettivo che molte cantine mettono in cima ai loro pensieri”.
Le sessioni di degustazione hanno, come di consueto, visto la partecipazione di un numero consistente di Sommelier Degustatori, ai quali, è stato sottolineato nel corso della presentazione della Guida, bisogna aggiungere il fondamentale lavoro dietro le quinte dei sommelier impegnati nel servizio, nell’analisi dei dati, nella logistica e nella redazione delle schede. Da sottolineare che lo storico metodo di lavoro dei sommelier lombardi prevede non solo la degustazione alla cieca di tutti i campioni, ma anche che la stessa bottiglia sia esaminata da diverse commissioni contemporaneamente, senza alcuna possibilità di confronto tra i vari commissari. Una garanzia, questa, di assoluta imparzialità, riconosciuta dagli stessi produttori. Ecco perché Luigi Bortolotti, responsabile dei degustatori di Ais Lombardia, può dire: “Siamo molto orgogliosi sia del nostro approccio, che del nostro metodo di lavoro, un valore aggiunto importante della Guida ViniPlus, che consideriamo imprescindibile. La presenza di molti sommelier degustatori che mensilmente partecipa agli incontri formativi organizzati da Ais Lombardia, spesso con la presenza di produttori e campioni della sommellerie lombardi e nazionali, consente un costante allenamento degustativo, ma anche un proficuo scambio di competenze e opinioni, che rende uniforme e coerente il lavoro che poi svolgiamo sia per la nostra guida che per quella nazionale”.
Anche quest’anno, infine, le Rose Verdi della Guida Viniplus 2025, riconoscimento introdotto a partire dall’edizione 2011 e che segnala quei vini che contengono quantità sostanzialmente basse di anidride solforosa (il limite stabilito è di 75 mg/l di SO2 totale), sono state assegnate al 50% delle etichette presenti in guida. Un apposito simbolo, inoltre, segnala anche i vini “Senza Solfiti Aggiunti”. In concomitanza con la presentazione della Guida ViniPlus 2025 sono stati assegnati due premi e una menzione speciale come il premio Personaggio dell’anno, giunto alla terza edizione e conferito ad una personalità che si è distinta nel mondo della produzione vitivinicola della regione Lombardia per la qualità del suo lavoro e per l’impegno nei confronti dei temi legati alla sostenibilità, è stato assegnato a Francesca Seralvo, al timone dell’azienda di famiglia, Tenuta Mazzolino ed eletta quest’anno presidente del Consorzio Tutela Oltrepò Pavese, “per l’impegno e la dedizione profusi in questi anni nel contribuire ad elevare la qualità del territorio sostenendo l’espressione dell’eccellenza”. Invece Ca’ del Bosco si è aggiudicata la prima edizione del premio Enoturismo e Ospitalità, “per la sensibilità straordinaria nel saper rendere l’ospitalità un sublime incontro di arte e vino, infondendo stile ed eleganza all’intera denominazione”. Infine, la menzione speciale “Partner di valore” – riconoscimento che viene conferito in via eccezionale a persone o strutture che hanno collaborato in sinergia e partnership con Ais per la valorizzazione e la promozione del vino in Lombardia – all’azienda Guido Berlucchi con la seguente motivazione: “Per l’indissolubile sodalizio, testimonianza di un profondo e incondizionato legame con l’Associazione, e in modo particolare per la lunga e preziosa collaborazione con Ais Lombardia”.