Bergamo, pieno centro storico. Ci sono luoghi che sembrano avere un’anima, spazi che portano con sé il peso e il fascino del tempo. L’Osteria Tre Gobbi è uno di questi.
Lo si vede già dall’insegna perché questo posto è considerato il ristorante più antico della città. Aperto ufficialmente nel 1855, sembra che le radici siano ancora più profonde e antiche. Dalle documentazioni dell’epoca pare che il ristorante fosse già presente nei primi del Settecento ed era gestito dall’oste Michele Bettinelli, amico degli artisti del tempo e in particolare di Gaetano Donizetti, tanto che il grande operista era cliente abituale del locale quando era in città.
Quando Marco Carminati, ingegnere chimico, ne ha varcato la soglia per la prima volta nel 2016, ha sentito subito che quel posto aveva qualcosa di speciale. “Era un bar con cucina – ci racconta – ma mi sono innamorato del luogo e della sua storia”. Da quel momento, è iniziata un’avventura che avrebbe dato nuova vita a una delle insegne più antiche di Bergamo.
Con una visione chiara Carminati ha chiamato nel 2020 un amico, lo chef Filippo Cammarata: “Gli ho lasciato totale spazio e piena libertà per dare un’impronta diversa al locale”.
Oggi Osteria Tre Gobbi è un ristorante che propone una cucina fine dining stagionale, con un menu che cambia cinque volte l’anno. Nonostante l’evoluzione, due piatti simbolo restano immutati: il casoncello e la polenta taragna, omaggi alla tradizione e al territorio. “Volevamo rispettare il luogo in cui ci troviamo, mantenendo punti fermi che rappresentassero Bergamo”.
Accanto a questi classici, la cucina di Filippo Cammarata prende vita attraverso un approccio personale e innovativo. Chef dall’animo riservato ma creativo, Cammarata porta nel menu influenze siciliane e un bagaglio costruito al fianco di grandi maestri come Massimo Bottura e Niko Romito. “La cucina vegetale di Filippo è centrale – ci racconta ancora Carminati – ed è una delle sue espressioni più importanti. Le verdure, nei suoi piatti, diventano protagoniste di sperimentazioni sempre nuove”. Piatti che vivono di contrasti e si appoggiano su abbinamenti non usuali capaci di sorprendere il gusto verso sentieri meno battuti.
L’offerta si sviluppa attraverso tre menu degustazione: “Storicità”, 4 portate a 65 euro che ripercorre i passi di alcuni dei piatti più rappresentativi della cucina classica. “Iconicità”, èuna selezione di piatti
più rappresentativi ed iconici della cucina di Filippo riproposti stagionalmente, 6 portate a 80 euro e “Centralità vegetale”, il menu di punta in cui in dieci passaggi si esprime il senso di rispetto per le stagioni
e sistemi di agricoltura e allevamento sostenibili, in versione vegetariana e, su richiesta, vegana. “Il piatto deve parlare, deve riempire” ci dice ancora il proprietario, convinto che la coerenza sia la chiave per distinguersi in un panorama gastronomico sempre più affollato. “Si salva chi continua a lavorare e chi ha una proposta identitaria”.
La sala è il regno di Marco, che cura anche la carta dei vini. Con oltre mille referenze, la selezione è un vero paradiso per gli amanti del vino, pensata per offrire abbinamenti non convenzionali e stimolanti.
“Abbiamo creato una clientela che torna per la cucina di Filippo e per l’esperienza che offriamo a tavola. Un viaggio dove ogni dettaglio, dal piatto al calice, racconta una storia di passione, ricerca e dedizione”.
Osteria Tre Gobbi
Via Broseta, 20/C, Bergamo
Telefono: 035 243405
Aperto dalle 12:30 alle 14:30 e dalle 19:30 alle 22:30
Chiusura: mercoledì
Ferie: fine aprile
Parcheggio: no
Carte di credito: tutte