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I 125 anni dell’Hotel Lido Palace di Riva del Garda: “Ecco perché è diventato icona dell’ospitalità”

23 Dicembre 2024
Vanessa Negri e Stefano Rossi Vanessa Negri e Stefano Rossi

La data di nascita, a Riva, uno dei luoghi più suggestivi del Lago di Garda, è il 1899. Ma i 125 anni dell’Hotel Lido Palace, di Riva del Garda appunto, Vanessa Negri, project leader, li ha voluto ricordare in un’altra storica struttura alberghiera, l’Excelsior Gallia Hotel di Milano, dove ha pure portato l’executive chef Stefano Rossi che ha presentato e fatto degustare la linea panettoni SLC (slow luxury capsule), veramente deliziosi e adesso a disposizioni degli ospiti del lussuoso hotel di Riva del Garda che hanno già prenotato la cena della Vigilia, il pranzo di Natale oppure la cena di gala del 31 dicembre e, magari, iniziare il nuovo anno con il brunch dolce e salato proposto per Capodanno. Sicuramente delle proposte allettanti per vivere intensamente il caldo clima del Natale o celebrare l’arrivo del nuovo anno in grande stile.

A Milano, però, Vanessa Negri ha un po’ sintetizzato la storia dello storico albergo che durante la Belle Epoque registrò un forte incremento di “viaggiatori spinti dalla curiosità di conoscere nuovi luoghi di fascino, mentre l’Orient Express viaggia tra Parigi, Vienna e Instanbul, Riva del Garda si afferma come destinazione ideale dell’alta borghesia austriaca, di artisti e intellettuali come Thomas ed Heinrich Mann, Franz kafka e Friedrick Nietzsche. Si ricercano luoghi esclusivi in cui godere del sole del Sud e di un clima salubre e Riva del Garda con le sue passeggiate, i parchi e i giardini si trasforma nella riviera dell’Impero”. Ed ecco che al Lido Palace giungono l’erede al trono Arciduca Francesco Ferdinando, la Granduchessa russa Olga Alexandrova, sorella dello Zar Nicola II, il miliardario americano Vanderbilt. Dopo la Grande Guerra, Riva del Garda diventa parte del Regno d’Italia e nel 1921 soggiornano al Lido Palace il Re Vittorio Emanuele con la Regina Elena “attratti dal fascino e dall’eleganza senza tempo della residenza compresa in uno scenario naturale di sorprendente bellezza, in cui le Piccole Dolomiti si riflettono in tutta la loro possenza nelle limpide acque del lago”, dice Vanessa. E, aggiunge: “Questo è uno di quei luoghi che non verranno mai consegnati all’oblio se interpretati dall’occhio vigile e creativo di chi vive il presente, come quello dell’architetto Alberto Cecchetto che nel 2010 ha dato vita ad un importante progetto di ristrutturazione che ha proiettato nel futuro l’anima del Lido Palace”.

Così l’edificio antico è stato utilizzato come fondale di una scenografia contemporanea che ha rivitalizzato il nostalgico neoclassicismo con irriverenze pop in un gioco di contrasti che stupisce. Nuovi materiali come l’acciaio corten e il vetro retroilluminato hanno alleggerito la struttura e impresso una nuova identità che sposa eleganza ed estetica, vecchio e nuovo, ragione ed emozione. Delle 70 camere originarie ne sono state conservate 42 di cui 8 Executive Suite ospitate all’ultimo piano dove una sopraelevazione in vetro crea giochi di luce, trasparenza e leggerezza e dove il confine tra esterno e interno è annullato. Il Palazzo si trova all’interno di un parco storico creato alla fine dell’800 su una superficie complessiva di 12.500 metri quadri con presenza di piante secolari che lo proteggono alla vista garantendo esclusività, privacy e riservatezza.

Lido Palace ha due ristoranti governati dall’Executive Chef Stefano Rossi. Per tutti c’è Lido Bar & Bistrò, il ristorante vista lago che propone una cucina raffinata, legata al territorio, senza dimenticare la vocazione internazionale dell’Hotel. Particolare cura è dedicata alla ricerca della materia prima in cui si predilige la rete di piccoli produttori locali che accompagnano le migliori proposte della cucina made in Italy. Nel periodo estivo è in attività anche Zefiro, ristorante di fine dining che propone un menu degustazione e poche selezionate proposte che celebrano la carne, il pesce e il vegetale. Solo nove tavoli per vivere un’esperienza che sposa al gusto di una cucina raffinata il piacere di un ambiente immerso nel verde e un panorama che si apre proprio dove il Lago cede il passo alle Piccole Dolomiti. Completa l’offerta di ristorazione il Lido Bar all’interno dell’edificio storico sotto la volta di soffitti affrescati con disegni liberty, luogo ideale per socializzare e concedersi un drink pre e after dinner.

Poi c’è il panettone che qui, dice chef Rossi, non fa rima con Natale ma con artigianale perché il lievitato è entrato a pieno titolo fra le creazioni più apprezzate dell’arte pasticcera italiana perché i panettoni della Slow Luxury Capsule (SLC) è la prima ed esclusiva collezione numerata di lievitati firmata da Lido Palace. Lievito madre custodito e curato tutto l’anno, 48 ore di lievitazione e altre 24 per arrivare alla cottura perfetta, un protocollo di tre giorni di lavorazione per arrivare a produrre una linea artigianale in tre declinazioni: salata con capperi di Gargnano, zafferano del monte Baldo e limoni canditi del Garda, dolce quella con cioccolato bianco Valrhona, caramello salato e fiocchi di sale Maldon e la Limited Edition con molche del Garda, fichi canditi e gianduia Valrhona.