Santa Lucia, e quindi l’Arancina Day di Palermo, sta arrivando. Vi abbiamo già svelato prima attraverso un video come si prepara nei locali l’arancina più buona del mondo, poi i passaggi necessari per riconoscere in un bar quella perfetta. Oggi, insieme ad Adriano Pizzurro, patron di Sfrigola, vi spieghiamo i passaggi esatti per replicarla a casa.
Proveremo a darvi le regole perfette per realizzare in totale autonomia quella alla carne, un classico. Nonostante possa sembrare una ricetta facile la preparazione richiede molte ore. Ma fidatevi, se seguirete tutti questi passaggi si sprigionerà nelle vostre case il profumo delle arancine più buone mai fatte in casa.
Partiamo innanzitutto dal ragù che dovrà essere preparato il giorno prima: macinato di bovino, sedano, carota e cipolla e olio evo. Dopo aver rosolato il misto per soffritto si aggiunge la carne trita nella casseruola e si sfuma con il vino rosso fino a fare evaporare l’alcol. Successivamente bisogna aggiungere doppio concentrato di pomodoro e passata di pomodoro, sale e pepe. Il ragù dovrà cuocere per almeno tre ore e dovrà riposare in frigorifero.
Il giorno dopo parte la cottura del riso. Serviranno due litri di acqua per un chilo di riso. Portata l’acqua a ebollizione si aggiungeranno gli aromi e il burro. Quando l’acqua bollirà il riso dovrà cuocere a fiamma bassa, finché non si asciugherà. Il riso (è consigliato un mix tra Carnaroli e Parboiled), verrà steso su un tavolo e andrà fatto raffreddare per almeno 30 minuti.
Passiamo dunque a comporre la nostra arancina: bisognerà creare una pallina con la mano, schiacciare fino in fondo e inserire all’interno il ripieno. Quando la sfera sarà pronta dovrà riposare qualche ora in frigorifero.
Si passa così alla legatura, formata da acqua e farina (mezzo chilo di farina e 600 ml di acqua), prima di passare alla panatura. L’arancina andrà così fritta in olio di semi bollente a 170 gradi per 5/6 minuti.