La terza e ultima masterclass dedicata all’olio extravergine di oliva che ha chiuso la giornata conclusiva di Taormina Gourmet on tour è stata dedicata alle cultivar siciliane rare come la Rizza, la Crastu, la Calatina e altre ancora. Il maestro assaggiatore dell’Acap, associazione capi panel, Giuseppe Cicero ha tenuto anche la terza masterclass dedicata alle cultivar rare siciliane con cui si produce l’olio extravergine d’oliva. “Le cultivar rare sono sottovalutate perché si pensa che non possano dare oli di eccellenza, invece in realtà se opportunamente lavorate possono dare vita ad oli degni di nota” ha detto Cicero introducendo gli oli provenienti dalla diverse cultivar rare. Anche in questo caso la degustazione si è svolta considerando alcuni fattori fondamentali al naso come il fruttato, e in bocca tra cui l’amaro e il piccante al palato. Oltre a queste componenti, una volta ingerito l’olio assume sfumature diverse perché si riscalda e cambia alcune percezioni. Per questo un bravo assaggiatore deve riuscire ad avere una buona memoria gusto-olfattiva che gli consenta di mantenere vivo il ricordo della prima percezione in modo.
In generale gli oli degustati hanno offerto una olfazione a tratti più intrigante di quella degli oli classici siciliani perché hanno sprigionato profumi più pungenti e inusuali rispetto a quelli degustati durante la prima masterclass del giorno. Questi gli oli degustati: Calatina Poggio Castello; Giarraffa Mandrova; Crastu Giamo/ Mocciaro; Verdese La Timpa; Nocellara Messinese Vasadonna.